Avviare una collaborazione sinergica fra enti per la valorizzazione del territorio. Questo l’obiettivo dell’incontro che ha visto protagonisti, nella mattinata di lunedì, il sindaco di Castel Ritaldi, Elisa Sabbatini, in compagnia del collaboratore Rosario Murro, e la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Spoleto, la dottoressa Silvia Casciarri. Ed è stato proprio il sito museale spoletino a fare da cornice al meeting che, come detto, è primo step verso un piano di valorizzazione territoriale dal punto di vista archeologico e storico del comune di Castel Ritaldi. In particolare, la volontà è quella di fra conoscere una delle “Lex”, primo documento epigrafo risalente agli ultimi decenni del III secolo e ai primi del II a.C., che riporta vere e proprie norme ambientali. Una pietra calcarea, ad oggi custodita e visitabile al Museo Archeologico Nazionale di Spoleto, recante scritte in latino arcaico a difesa dell’ambiente, ritrovata in località San Quirico di Castel Ritaldi nel 1876 dall’archeologo Giuseppe Sordini. Dall’amministrazione di Castel Ritaldi hanno fatto sapere che l’incontro di lunedì è stato “un primo passo per far conoscere la nostra storia e le nostre origini ai cittadini ed in particolare alle scuole che studieranno l’Età romana e le sue norme, scoprendole non distanti dalle nostre, come a dire che il rispetto dell’ambiente non ha età”.
Castel Ritaldi, patto con il Museo archeologico di Spoleto per valorizzare la storia
Pubblicato il 1 Settembre 2020 16:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:23
La delegazione di Castel Ritaldi in visita al Museo archeologico di Spoleto
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