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Rasiglia e la montagna di Foligno puntano sul turismo di qualità: ecco i progetti in cantiere

Pubblicato il 1 Ottobre 2020 15:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:17

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Il patto di valorizzazione della “piccola Venezia dell’Umbria” è in continua evoluzione. Nel rispetto dell’identità storico-artistica, culturale e religiosa della comunità e delle tradizioni locali, nell’incontro “Condividere la tutela. Dal vincolo Molini e opifici a Rasiglia ad oggi”, sono emersi nuovi scenari volti allo sviluppo sia di Rasiglia che delle frazioni limitrofe. Come racchiuso nella titolazione dell’evento (realizzato in occasione delle Giornate europee del patrimonio) e sottolineato anche dalle parole del presidente dell’associazione “Rasiglia e le sue sorgenti” e della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Umberto Nazzareno Tonti, incredibile è stato l’incremento di turismo a Rasiglia dal vincolo di tutela in poi. 

Il presidente ha ripercorso le tappe della storia dell’associazione. Grazie all’amore per le ricchezze del territorio e al vivere quest’ultimo come una comunità, si è arrivati al fenomeno di sviluppo, tanto da mettere a disposizione il modello adottato anche per le frazioni adiacenti, sollecitato dall’assessore con delega alle frazioni, Agostino Cetorelli. 

VIE DI PELLEGRINAGGIO – Tutte considerazioni positive che volgono gli sguardi dei presenti verso prospettive future, ad iniziare dalla valorizzazione dei percorsi culturali, a seguito della riscoperta degli incastellamenti e delle torri dei Trinci disseminati nel comprensorio. Le descrizioni storiche, anche relative al castello di Rasiglia, sono state fatte dell’archeologa Maria Romana Picuti e dell’esperta di storia locale, Lucia Bertoglio. A ciò si aggiungono le importanti vie di pellegrinaggio che l’attraversano, condividendo con la Diocesi di Foligno la visione di tutelare i beni. Riguardo a quest’ultimo punto, il rappresentante diocesano Maurizio Cipolloni, ha espresso sia la volontà di mettere a disposizione le canoniche disseminate lungo la valle del Menotre – Belfiore, Colle San Lorenzo, Pale e Sostino – oltre alla chiesa parrocchiale di Rasiglia dove si intende costruire un punto d’accoglienza per i pellegrini, in vista del Giubileo del 2025, che di offrire il proprio aiuto per rendere fruibili i percorsi sentieristici di sua competenza. Le istanze, raccolte dal Comune di Foligno tramite Agostino Cetorelli che, a tal proposito, lavorerà in sinergia con gli altri assessori, serviranno per costituire un progetto di lavoro condiviso ed efficiente con le altre realtà interessate, volte alla tutela del patrimonio paesaggistico, come sottolineato dal soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Rosaria Mencarelli. 

CIRCUITO DELLE ACQUE – Tenendo conto del menzionato vincolo di tutela come premessa di sviluppo, tale da non rendere l’afflusso turistico nocivo per i residenti, Cetorelli ha invitato la Diocesi a mettere a disposizione delle aree di sosta e di parcheggio lungo le frazioni montane. Non solo messe a punto, ma anche nuovi itinerari: come indicato dall’assessore, si sta sviluppando l’idea di costruire una rete, tra associazioni e privati, al fine di creare un “Circuito delle acque” esteso ai comuni circostanti di Sellano e Nocera Umbra e a quelli della Valle Umbra Sud, lungo l’asta fluviale del bacino del Topino, dal Menotre al Clitunno. Il piano di valorizzazione va dunque definendosi. Cetorelli ha preso l’impegno di calendarizzare un altro incontro con i presenti, in modo da concretizzare il progetto. Tra gli intervenuti all’assemblea, anche il funzionario Florian Castiglione.

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