Assisi si prepara ad accogliere Papa Francesco per la firma della sua nuova enciclica “Fratelli tutti”. Sabato 3 ottobre, infatti, il pontefice ritornerà, per la quarta volta, nella città di San Francesco in occasione della ricorrenza del ‘transito’, la morte terrena cioè, del Patrono d’Italia. Attraverso la sua terza enciclica da quando custodisce le chiavi del Vaticano, papa Bergoglio lancerà da Assisi un messaggio pastorale indicando all’umanità la direzione da seguire. Di fatto, vista l’emergenza sanitaria, quella del vescovo di Roma sarà una visita lampo e privata, i cui passaggi non saranno aperti al pubblico. Atteso nel primo pomeriggio, Papa Francesco si recherà nella tomba del Poverello e lì si soffermerà in preghiera. E sarà ancora la cripta del Santo d’Assisi a fare da cornice non solo alla messa che il pontefice celebrerà alla presenza di pochi frati, ma anche alla firma dell’enciclica “Fratelli Tutti. Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. A seguire, probabilmente, un breve saluto ai frati del Sacro convento di Assisi prima di ripartire alla volta del Palazzo Apostolico.
In occasione poi delle celebrazioni per San Francesco del 4 ottobre, sempre dalla capitale, ma da Palazzo Chigi, arriverà ad Assisi anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’arrivo del premier è previsto per le 10 quando, insieme al ministro degli esteri, Luigi Di Maio, a quello per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, e al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Andrea Mattarella, darà il via ad una giornata di dialogo e fraternità tra fedi e culture diverse. In programma anche la celebrazione in Basilica Superiore presieduta dall’arcivescovo metropolita di Pesaro, monsignor Piero Coccia. Al termine della Santa Messa e dopo l’accensione della lampada votiva al Santo, il presidente del Consiglio parlerà alla Nazione dalla Loggia del Sacro Convento. La giornata si concluderà infine alle 16.45, dopo i vespri presieduti dall’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, con la benedizione, all’Italia e al mondo, con la Chartula di San Francesco.