Si allontana la possibilità di assistere a un derby con gli spettatori. Ancora nel pomeriggio di mercoledì il Foligno non aveva ricevuto nessuna risposta alla richiesta avanza alla Prefettura di Perugia e alla presidenza della Regione Umbria per la riapertura parziale dello stadio Blasone in occasione della partita di domenica contro il Cannara.
A stringere ulteriormente i margini per un sì alla presenza del pubblico sugli spalti, non più di mille persone, le ultime prese di posizione a livello regionale e nazionale. Nella riunione di martedì il Comitato operativo umbro, ha ritenuto che “al momento siano sconsigliabili sia lo svolgimento di eventi dinamici, da normare attraverso adeguata ordinanza, che le deroghe alle attuali norme che regolano gli eventi sportivi”. Poche righe che rendono molto difficile l’intervento della presidente Tesei per aprire il “Blasone” e gli altri stadi. In più, è notizia di queste ore la scelta del Governo di impedire alle Regioni di adottare norme meno restrittive rispetto a quelle nazionali.
Due scelte che hanno il sapore del no, in attesa di una risposta ufficiale. Senza contare che per organizzare l’afflusso e la presenza del pubblico servirebbe un’organizzazione adeguata alle norme Covid, sulla scorta di quanto avvenuto per le amichevoli. Che però avrebbe bisogno di qualche giorno per essere messa in piedi.
Puntuale è invece arrivata dal giudice sportivo la squalifica di Nuti, che dopo l’espulsione contro il Tiferno salterà il derby con il Cannara.