Una vera e propria rivoluzione culturale epocale è quella che ha contraddistinto l’operato delle “Contesse”, così appellate affettuosamente dai folignati. Un secolo volto all’educazione della gioventù, ripercorrendo la storia e le memorie insite nelle mura del monastero di Sant’Anna, è stato racchiuso nel saggio “L’Istituto Beata Angelina 1879 – 1991. Cento anni di servizio educativo e scolastico a Foligno” che verrà presentato nella giornata di domani, sabato 10 ottobre, alle 16 all’Auditorium San Domenico.
A cura del professor Antonio Nizzi e con una presentazione iniziale di suor Maria Clotilde Filannino, l’obiettivo della pubblicazione è quello di ricostruire l’esperienza educativa dell’Istituto tramite la raccolta di documenti, il racconto delle esperienze didattiche succedutesi nel tempo e le testimonianze delle protagoniste, al fine di non perdere un lungo tratto della storia umbra e che, al contrario, si renda utile per costruire un presente e una visione futura più consapevole.
Tutto a partire dalla storia di Angelina da Montegiove – detta anche da Marsciano, Corbara o Foligno –, nata nel 1357 e morta il 14 luglio 1435, cui è dedicata una festa liturgica nell’anniversario della sua scomparsa dalla beatificazione e la conseguente conferma del culto nel 1825 ad opera di papa Leone XII. Fu fondatrice sia del Terz’Ordine Francescano che, con l’ausilio del Beato Paoluccio Trinci – nell’ambito dell’Osservazione Francescana – del monastero di Sant’Anna di Foligno nel 1388. Il luogo, in cui le spoglie della Beata sono state traslate nel 2010, fu sede di attività educative e scolastiche dal 1876 al 1991: un contributo significativo per la formazione culturale, morale e religiosa di intere generazioni del comprensorio folignate.
Se tra il XIX e il XX secolo, l’Istituto ebbe come scopo principale l’alfabetizzazione, dal Novecento fu possibile accedere all’istruzione superiore con la fondazione della scuola media negli anni Quaranta e dell’istituto magistrale nella decade successiva. Soprattutto, nel contesto europeo, va sottolineata l’importanza dell’aver istituito il primo Liceo linguistico umbro alla fine degli anni Sessanta, composto da laboratori all’avanguardia e docenti madrelingua. Una curiosità riportata a Rgu da suor Clotilde è la partecipazione di una monaca, nei primi anni del secolo scorso, a un corso di Esperanto tenutosi a Foligno in via sperimentale.
Con il patrocinio del Comune di Foligno e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e della Bcc di Spello e Bettona, l’evento in programma per domani, sabato 10 ottobre, è volto a riassumere l’itinerario offerto dal saggio e a regalare alcuni frammenti esperienziali. Interverranno, oltre alle istituzioni, Roberto Segatori, Livia Tonti, Loredana Fioroni e Lucia Bertoglio; a moderare l’evento, Rita Rocconi.
Il volume che verrà presentato è suddiviso in un’iniziale ricerca storica, a cura del professor Antonio Nizzi, una parte documentaria, costruita tramite i giornali dell’epoca e l’archivio dell’Istituto Beata Angela, una sezione memorialistica, dedicata ai racconti delle allieve, le lettere delle famiglie e i ricordi dalla cattedra, e un archivio fotografico. Tra le testimonianze, come anticipato da Suor Clotilde, significativa è la prima, fatta da una ex allieva ultranovantenne alla monaca nel 2000.
Necessaria la prenotazione al numero 0742344563. L’evento sarà, inoltre, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Rgunotizie.