“Diamo subito inizio alla costruzione dell’impianto di Trattamento meccanico biologico in località Casone”. Questo l’appello lanciato dal sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio, dopo che, negli scorsi giorni, i consigli comunali hanno approvato il piano delle tariffe della Tari. “Nella generalità dei casi, in ambito Vus – dice Sperandio -, la tassa sui rifiuti è aumentata del 4,4 per cento a causa dell’adeguamento Arera. Siamo di fronte ad un aumento costante del costo dello smaltimento dei rifiuti stessi che – sottolinea il primo cittadino trevano – sfiorerà nei prossimi anni il 18 per cento”.
Per scongiurare la sempre crescente incidenza della Tari sulle tasche dei cittadini, Sperandio ritiene necessario dare immediato inizio alla realizzazione del Tmb in località Casone. Un progetto già pronto ed approvato ma rispetto al quale si indugia a partire con la realizzazione dell’opera. A fare il punto sulla questione dell’ impianto, utile per trasformare l’indifferenziato in sovvallo da destinare alle discariche, è stato proprio il sindaco di Trevi ai microfoni di Rgu. “Vus ha deciso, ormai da anni, di realizzare in località Casone un Tmb simile a quello vecchio, ormai fuori servizio – ha spiegato –, avviando un nuovo progetto che ha visto tutti i pareli favorevoli. I lavori di realizzazione dell’opera, interamente pagata da Vus – ha proseguito -, sarebbero dovuti partire circa un anno e mezzo fa con tanto di finanziamenti già previsti. Ad oggi però – ha concluso – nulla si è mosso a causa di contrasti di natura politica”.
Ma perché è importante iniziare il cantiere del nuovo impianto? A rispondere è lo stesso sindaco che ha spiegato come una mancata realizzazione manderebbe in crisi il sistema della raccolta dei rifiuti già dai primi mesi del prossimo anno. “Per portare i rifiuti in discarica – ha evidenziato – questi devono essere trattati negli impianti di Perugia e Terni con costi altissimi a carico dell’utente”. Inoltre, sempre stando a quanto riferito da Sperandio, la capacità ricettiva delle discariche di Sant’Orsola e di Belladanza sarà presto preclusa. “Di conseguenza dovremmo conferire i rifiuti ad Orvieto, a costi proibitivi e con ulteriore aumento delle bollette, dato che – ha detto il primo cittadino di Trevi – in questa fattispecie si parlerebbe di circa 180 euro a tonnellata più il trasporto”. Un sistema bollato dal sindaco “economicamente insostenibile” per i cittadini. “È tempo di agire – ha concluso -, occorrono scelte coraggiose ed immediate”.