8.6 C
Foligno
domenica, Dicembre 7, 2025
HomeAttualitàCovid e sanità, protesta dei sindacati: "Subito assunzioni"

Covid e sanità, protesta dei sindacati: “Subito assunzioni”

Pubblicato il 3 Novembre 2020 17:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:09

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il Foligno impantanato non va oltre il pari: 1-1 contro il San Donato Tavarnelle

L'attacco biancazzurro è in crisi per colpa delle assenze e al "Blasone" il Falco, nonostante domini il gioco, non riesce a imporsi, chiudendo il match sull'1-1 e rimanendo inchiodato al quarto posto. Manni: "Momento di difficoltà, necessario restare sereni"

A Foligno si parla di città e povertà educativa con Lorenzo Gasparrini 

Lo scrittore e filosofo interverrà al primo appuntamento del ciclo di incontri dedicati a docenti, genitori, amministratori e operatori sociali promosso nell’ambito del progetto “Lettera alla città”. Appuntamento giovedì 11 dicembre all’Itt “Da Vinci”

Tiziana Rosati incanta il pubblico di The Voice Senior e vola in semifinale

Con Maledetta Primavera di Loretta Goggi, la folignate ha conquistato i coach del noto programma televisivo, tra cui Loredana Bertè e Arisa. Venerdì 12 dicembre il ritorno sul palco di Rai 1

“Assunzioni a tempo indeterminato subito”. È quanto chiedono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl che nella mattinata di martedì 3 novembre si sono ritrovati, insieme ai lavoratori del comparto sanitario, davanti all’ospedale di Spoleto per il primo sit-in di protesta annunciato negli scorsi giorni. Assunzioni che per le tre sigle sindacali potrebbero “alleggerire” la pressione con cui – spiegano – si ritrova ad operare il personale sanitario alla luce dell’emergenza Covis e per “garantire la sicurezza di chi lavora e della cittadinanza”.

“Soldi e decreti c’erano – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – e ci si poteva preparare per tempo quest’estate. Invece – ribadiscono -, siamo qui di nuovo al fianco dei lavoratori a denunciare come tutto ricada sulle loro spalle”. E sono stati proprio gli uomini e le donne del servizio sanitario a spiegare le difficoltà che si trovano a dover fronteggiare quotidianamente.

A cominciare – come detto – da quelle vissute nelle corsie del San Matteo degli Infermi, struttura convertita negli scorsi giorni in Covid Hospital. “C’era tutto il tempo per organizzarsi e invece si è smantellato un ospedale in una settimana, mettendo in grave difficoltà non solo i dipendenti, ma l’intera comunità di Spoleto e della Valnerina” ha commentato un lavoratore, che ha poi aggiunto: “Noi non abbiamo paura del Covid e lo affronteremo a testa alta come sempre, ma abbiamo paura della disorganizzazione”. E c’è anche chi ha parlato di rischi, come quelli affrontati dagli infermieri del pronto soccorso che – come spiegato da un’altra lavoratrice – sono costretti a cambiarsi davanti alla zona in cui vengono effettuati i tamponi, o dal personale della rianimazione dove si registra una carenza di mascherine Ffp3 e di presidi come tute e camici adeguati”.

Accanto a loro, a protestare anche i lavoratori degli appalti del trasporto sanitario dopo il cambio di contratto. Tutti uniti sotto lo slogan “Protesto, ma non mi fermo”. Prossimo sit-in, ora, quello in programma per venerdì 6 novembre davanti al Santa Maria di Terni, “per ribadire – dichiarano i sindacati – il grande senso di responsabilità e l’impegno straordinario che quotidianamente gli operatori della sanità pubblica mettono nel proprio lavoro, ma anche tutte le lacune di una politica regionale assolutamente deficitaria”. 

Articoli correlati