Il reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Foligno è tornato pienamente operativo. Ad annunciarlo è stata la stessa Usl Umbria 2 all’indomani dell’individuazione di tre sanitari positivi al Coronavirus. Immediata la sanificazione ed igienizzazione dei locali a cui si è aggiunta la realizzazione di un’area filtro per garantire la sicurezza degli operatori sanitari. Completate tutte le operazioni, dunque, la direzione dell’Usl Umbria 2 ha disposto la riapertura del reparto impegnato nella cura e nell’assistenza dei pazienti Covid.
E di sanità si è parlato nella mattinata di venerdì 6 novembre nel corso della conferenza stampa settimanale indetta dall’Ente di palazzo Donini e che ha visto presenti il direttore regionale alla salute, Claudio Dario, ed il commissario straordinario all’emergenza Covid, Antonio Onnis. Sul tavolo la stipula dell’accordo preliminare con i medici di medicina generale per la somministrazione di test antigienici rapidi, ossia con un tempo di risposta massimo di 30 minuti.
Obiettivo dichiarato, potenziare la risposta territoriale all’emergenza Covid-19, individuare precocemente i casi positivi ed i relativi contatti stretti e fornire un’adeguata presa in carico dei cittadini in caso di sospetta positività. Ciò significa, secondo quanto reso noto durante l’incontro, che verranno garantiti test rapidi anche ai soggetti asintomatici. La prima consegna di test e dispositivi di protezione individuale dovrebbe avvenire entro la fine delle prossima settimana da parte del commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri e quelle successive dovrebbero avvenire con cadenza settimanale. Nel frattempo i medici di medicina generale dovranno decidere se utilizzare i loro ambulatori o far riferimento ad eventuali strutture ad hoc messa a disposizione dalla protezione civile o dagli stessi Comuni.
Nel corso dell’incontro è stato fatto anche il punto della situazione nelle Rsa: 227 gli ospiti positivi, ai quali si aggiungono un medico, 5 infermieri, 57 Oss e 51 tra operatori ed animatori per un totale di 339 contagi. ventinove i ricoveri, 6 i decessi e 8 i pazienti negativizzati. Per quanto riguarda, invece, il personale sanitario in forza al servizio regionale, sono 408 gli operatori positivi – pari al 2,97 per cento – e 103 quelli guariti. Reclutate, poi da inizio emergenza 422 unità tra medici (178), infermieri (127), Oss (46) e personale per il contact tracing (29) e potenziate le Usca.
“Guardando i dati – ha commentato il direttore Dario – non è possibile, in questo momento, prevedere l’evoluzione dell’andamento epidemiologico e, dunque, l’area in cui potrebbe essere collocata l’Umbria nelle settimane a venire. Quello che possiamo evidenziare – ha però sottolineato – è che da circa sei settimane si evidenzia un peggioramento di tutti gli indici con un’accelerazione esponenziale”.