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Presidio all’ospedale di Foligno: “Quale futuro?”. Cimo: “Mancano i primari”

Pubblicato il 26 Marzo 2022 12:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:11

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Un sit-in di protesta per tenere alta l’attenzione rispetto al futuro del “San Giovanni Battista”. Sabato mattina a Foligno il Partito democratico, insieme alla Cgil, hanno protestato di fronte all’ospedale cittadino per rivendicare il “ruolo d’eccellenza che non c’è più” della struttura. Un presidio al quale hanno partecipato anche i rappresentanti della politica regionale e di altri Comuni limitrofi come Donatella Porzi (consigliere regionale), Massimo Montironi (consigliere comunale Nocera Umbra) e Rosanna Zaroli (assessore di Spello). Ad intervenire anche gli esponenti della Cgil, che in questi giorni stanno portando avanti una raccolta firme proprio legata al rafforzamento della sanità del territorio. “Rispetto ad altre realtà – ha detto Maura Franquillo, segretaria folignate del Pd – qui notiamo l’assenza dell’amministrazione cittadina. Chiediamo un consiglio comunale aperto, così come supporteremo la raccolta firme di Cgil, Cisl e Uil. Infine, siamo pronti ad un presidio di fronte al consiglio regionale, per supportare i consiglieri che da tempo stanno portando avanti le battaglie legate alla sanità”. Per Rita Barbetti, consigliere comunale folignate in quota Pd, “dopo la prima fase di emergenza legata al Covid-19, si prosegue con l’improvvisazione. Oltre a questo – ha aggiunto Barbetti – c’è una specie di censura da parte della Usl 2, che impone ai medici di non parlare male di ciò che avviene all’interno dell’ospedale. A distanza di due anni dallo scoppio della pandemia non si fanno più screening e prevenzione, si stanno sacrificando specialità per dedicare la struttura al Covid-19. Guardiamo Spoleto, dove la politica è scesa in piazza e ora l’ospedale non ha più posti letto riservati ai pazienti positivi al virus. Vogliamo sapere cosa vuole fare la Regione di questo ospedale”. Pungente, nel suo intervento, l’ex candidato sindaco di Nocera Umbra: “Se Zaia ci ha ‘regalato’ Coletto (l’assessore umbro alla sanità ndr), mandandolo via dal Veneto, un motivo ci sarà. L’ospedale di Foligno era un’eccellenza, ora sta andando avanti solo grazie all’impegno sopra le forze degli operatori”. Per la consigliera Pd in Regione, Donatella Porzi, “c’è preoccupazione per il presente e per il futuro dell’ospedale di Foligno”.

INTERVIENE CIMO – A poche ore dal presidio del Partito democratico, sul tema della sanità e, più in particolare dell’ospedale di Foligno, è intervenuto il dottor Francesco Corea, medico del “San Giovanni Battista” e rappresentante sindacale di Cimo Umbria. “Il peso dei posti Covid-19 nell’ospedale di Foligno è del 15-18% su quelli totali di area medica, ovvero un fardello importante da portare avanti per circa 12 medici e altrettanti infermieri che si alternano nelle cure. Senza dimenticare – ha sottolineato il dottor Corea – che molti contratti di medici Covid scadono a fine mese, altri a fine giugno e c’è da mantenere operatività nei reparti legati al virus e gli altri”. Altro tema toccato da Francesco Corea è quello dei primari. “Ci sono degli avvisi interni della Usl 2 per individuare dei facenti funzione, ovvero dei medici che, in attesa del primario, possano svolgere le sue funzioni in reparti ‘decapitati’ – ha illustrato il sindacalista -. In realtà come angiologia, ortopedia e gastroenterologia, molto importanti per il funzionamento della rete di cura, sono aperte diverse dinamiche e contenziosi. Inoltre, i facenti funzione individuati sono medici che spesso lavorano in altri presidi a 30 o 60 chilometri da qui. Professionisti con buone capacità manageriali, ma sarebbe importante avere anche dei bravi ‘clinici’”. Ultimo tema, quello delle postazioni di emergenza in Valnerina. “In attesa del concorso che porterà all’assunzione di una dozzina di nuovi medici – ha affermato il dottor Francesco Corea – ci sono colleghi di Foligno che vengono chiamati a ‘tappare buchi’ in aree isolate e a basso flusso di chiamate”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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