Lentamente, ma sta scendendo in Umbria l’indice Rt, che indica il tasso di contagiosità del virus: negli ultimi 14 giorni la media mobile è stata dello 0,75. Il punto della situazione è stato fatto nel corso della consueta conferenza settimanale indetta dalla Regione.
“L’epidemia comincia ad attenuarsi” ha spiegato Marco Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale, sottolineando come nel Cuore verde d’Italia si registri “una diminuzione del tasso di positività nel rapporto tra tamponi e nuovi contagi e una minore incidenza del virus su tutte le fasce d’età”, a fronte però di numeri che ha definito comunque ancora importanti. “La curva degli attualmente positivi comincia a flettersi – ha proseguito Cristofori – mentre quella dei ricoveri si è stabilizzata. Stabilizzazione anche per le terapie intensive, dove però si registrano ancora oscillazioni”. Per Marco Cristofori, se l’andamento epidemiologico dovesse proseguire su questa linea, tra dieci o dodici giorni si potrebbe iniziare ad avere una diminuzione dei pazienti sia ordinari che Icu, mentre occorrerà attendere di più perché il calo interessi anche i decessi.
Nel corso della conferenza, illustrato anche il quadro epidemiologico nelle carceri e nelle Rsa. Per quanto riguarda le case circondariali umbre, per le quali la Regione ha costituito un’apposita task force, “i focolai che si erano registrati – ha commentato il commissario straordinario all’emergenza Covid, Antonio Onnis – sono sotto controllo e il problema contagi si sta riassorbendo”. Al momento si contano 15 detenuti e 2 operatori sanitari positivi a Capanne e 10 detenuti contagiati, di cui due ricoverati, a Terni, dove però era stato raggiunto un picco di 75 casi. Nessun contagio a Orvieto e neppure a Spoleto, dove ci sono però due agenti di polizia penitenziaria in isolamento”. Settantuno, invece, le Rsa umbre dove si sono registrati casi di positività. “Il trend è in calo” ha detto Onnis, spiegando come al momento ci siano 307 contagi tra gli ospiti delle strutture e 130 tra i sanitari, mentre i guariti sono 261, 48 i decessi e 41 i positivi ricoverati nelle strutture ospedaliere.
Va migliorando, dunque, la situazione epidemiologica in Umbria anche se per il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario, “è prematuro pensare ad una riapertura” e quindi ad un ritorno alla zona gialla se non a fronte di un maggiore contenimento dei contagi ed una minore pressione nelle strutture ospedaliere.