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Sorgenti del Topino, giunta Proietti al lavoro per il rinnovo delle concessioni

A scadere a fine mese saranno i permessi di prelievo idrico in vigore dalla metà degli anni ’50 nel comune di Nocera Umbra. Obiettivo dichiarato garantire un uso equilibrato dell’acqua in favore dei cittadini e della sostenibilità ambientale

Pubblicato il 18 Giugno 2025 19:31 - Modificato il 19 Giugno 2025 15:08

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Una progressiva riduzione dei prelievi all’insegna della tutela ambientale, di un uso sostenibile dell’acqua e di un riequilibrio idrico territoriale, fermo restando la necessità di garantire i fabbisogni idropotabili ai cittadini. Sono questi gli elementi che caratterizzeranno l’aggiornamento dell’iter di rinnovo delle concessioni, da parte della Giunta regionale dell’Umbria guidata da Stefania Proietti, relativo al prelievo idrico delle sorgenti del Topino nel comune di Nocera Umbra, in scadenza alla fine del mese di giugno. “La strada che intendiamo percorrere – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca – è quella di un confronto pubblico con i cittadini delle comunità interessate che coinvolga le istituzioni, i gestori, l’Auri e le associazioni, all’insegna della trasparenza e della partecipazione”.

L’intento dell’amministrazione regionale, stando a quanto dichiarato, è quello di garantire un uso equilibrato a favore dei territori interessanti, oltre a un accesso equo e responsabile alla risorsa idrica e promuovere interventi strutturali per una maggiore efficienza e autosufficienza delle aree interessate. Da qui la priorità per l’Ente di palazzo Donini di seguire con attenzione la questione del rinnovo della concessione dei prelievi idrici da dove partono gli acquedotti che alimentano i consumi di una parte rilevante dei territori e della popolazione della provincia di Perugia.

A scadere a fine mese, sarà una delle concessioni attive in vigore dalla metà degli anni ’50 e l’intenzione della Regione è quella di rinnovarla diminuendo progressivamente la quantità d’acqua da prelevare da sorgenti e pozzi fino all’entrata in funzione delle nuove adduzioni dalla diga di Casanuova. “Andremo a sopperire, quindi, a questa minore quantità utilizzando in particolare risorse idriche accumulate in bacini artificiali – chiariscono dall’amministrazione regionale – come, nel caso specifico, quello di Valfabbrica, dove sono in corso attualmente invasi sperimentali previsti dalle procedure di collaudo. L’acqua che si renderà così disponibile andrà potabilizzata con un impianto che è già in avanzato stato di realizzazione”. “Siamo certi – ha proseguito l’assessore Thomas De Luca – che tali azioni saranno in grado di assicurare la risorsa idrica pubblica ai consumi dell’Umbria ma tuteleranno anche l’ambiente e l’alveo del fiume Topino che, in particolare negli anni siccitosi, ha risentito di periodi di carenza d’acqua. Consapevoli della necessità e delle aspettative delle comunità del comprensorio, non mancherà il necessario coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni comunali”.

La Regione ha ribadito poi come le preoccupazioni ambientali legate allo stato del fiume Topino siano oggetto di attenta valutazione così come i dati sulle perdite lungo la rete acquedottistica, nonché gli impatti sulla portata delle sorgenti. In conclusione, l’Ente ha spiegato come il rinnovo delle concessioni sarà accompagnato dalla previsione di una progressiva riduzione dei prelievi con il procedere degli investimenti sugli approvvigionamenti alternativi e sul miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture e da un costante monitoraggio ambientale, in linea con le più recenti normative europee.

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