Continua a scendere in Umbria l’indice Rt. I dati degli ultimi 14 giorni, infatti, lo hanno portato a 0,61 contro lo 0,7 della scorsa settimana. Va migliorando, dunque, la situazione nel Cuore verde d’Italia sul fronte Covid, come testimoniato dalla panoramica fatta da Marco Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale nel corso del consueto appuntamento settimanale. “Registriamo un tasso di positività in diminuzione – ha spiegato – che coinvolge tutte le fasce di età. Il rapporto tra tamponi e contagi – ha proseguito – si è attestato nell’ultima settimana al 7,83 per cento contro il 17,2 per cento dei primi giorni di novembre, segno – ha sottolineato – che il contact tracing sta riprendendo e sta funzionando”.
Secondo quanto emerso nel corso dell’incontro, l’Umbria, con un tasso del 49,75 per cento, si pone al terzo posto – dopo Veneto ed Emilia Romagna – per numero di tamponi effettuati su 100mila abitanti. Terzo posto anche per quanto riguarda i guariti dopo Lombardia e Piemonte, con più di 2mila su 100mila abitanti contro una media nazionale di 1.514. Sul fronte ricoveri, come sottolineato da Cristofori, è iniziata la flessione, seppur in ritardo rispetto ai contagi. In questo caso il Cuore verde d’Italia si trova al di sotto della media nazionale con un numero di pazienti pari a 44 contro il 56 del dato nazionale, sempre su 100mila abitanti. Per quanto riguarda la terapia intensiva, anche in questo caso i numeri sono in diminuzione, “sebbene – ha spiegato Cristofori – ci sia qualche oscillazione, ma la riduzione – ha detto – inizia ad essere evidente”. Anche la curva dei decessi sembrerebbe aver iniziato ad imboccare la via della discesa, “anche se – ha precisato Marco Cristofori – va considerata una latenza tra i 20 e i 30 giorni rispetto all’abbassamento dei contagi”. Il Cuore verde d’Italia, a questo proposito, fa i conti con un tasso di letalità dell’1,89 per cento contro una media nazionale del 3,47 per cento.
Tra le questioni toccate nel corso dell’incontro anche quella scolastica, che vede attualmente – su tutto il territorio regionale – 52 classi in quarantena per un totale di 391 bambini. E di scuola si è parlato anche in vista del ritorno in classe a partire dal 7 gennaio prossimo di tutti gli studenti. “L’attenzione sarà alta” ha commentato al riguardo l’assessore alla salute, Luca Coletto, sottolineando come si procederà con un “monitoraggio attento e preciso, pronti ad intervenire qualora – ha detto – ci sarà la necessità”.
Intanto si continua a lavorare al piano di vaccinazione. “L’hub di base – ha dichiarato il commissario straordinario all’emergenza, Antonio Onnis – sarà a Pratica di Mare. Da lì, partirà la distribuzione su 300 punti dislocati su tutto il territorio italiano. Quattro quelli individuati in Umbria – ossia gli ospedali di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello – e una dozzina di centri vaccinali”. Prevista, poi, la somministrazione “a domicilio” per alcune categorie, come gli ospiti delle rsa e degli istituti penitenziari. Tra le ipotesi, il supporto di protezione civile ed esercito, mentre è già in funzione un gruppo regionale per fare il punto sul “piano vaccini”. Piano che conta di coprire entro l’autunno una popolazione di circa 200mila persone, a cominciare da operatori sanitari e categorie a rischio per poi estendersi a tutti gli altri. L’individuazione dei soggetti da sottoporre a vaccino non avverrà su chiamata, ma saranno i diretti interessati a manifestare la volonta di essere vaccinati. “Su questa base – ha concluso Onnis – verrà stilato un apposito calendario”.