Anche la Foligno dello shopping natalizio fa i conti con il Covid-19. Tra gli esercenti della città della Quintana sembra serpeggiare un comune sentimento di incertezza rispetto al presente ma anche al futuro. “Si è lavorato bene nei weekend – ha detto a Rgu Andrea Donati di Guido Uomo -, andamento lento, invece, nei feriali. Buono lo scorso fine settimana, ma la situazione, pur aspettandocela tale, non è semplice. Il Cashback non è stato praticamente utilizzato dai clienti – ha proseguito – e sarebbe stato meglio posticipare l’avvio dei saldi di qualche settimana come successo in estate”. Gli sconti invernali, infatti, come annunciato dalla Regione, partiranno in Umbria il 5 gennaio, per terminare il 6 marzo. Insomma, la delusione c’è. La stessa che, secondo Andrea, potrebbe trasformarsi in disastro qualora il governo mettesse in pratica una già paventata zona rossa durante i giorni di festa. “Una grossa perdita – ha detto – nei giorni più decisivi”.
“Dopo un novembre pessimo, dicembre è stato buono – ha raccontato Simone Adriani di Jackie’o – con del movimento fin dai primi giorni, e non, come gli scorsi anni, solo dopo l’Immacolata. Complice probabilmente – secondo lui – la volontà dei clienti di comperare i regali prima di possibili chiusure”. E proprio sulle restrizioni rispetto cui si pronuncerà palazzo Chigi in queste ore, Simone non ne fa un dramma, considerando che “il clou delle vendite c’è fino al 24 dicembre”. Anche nella sua attività, i clienti hanno snobbato il Cashback, mentre i saldi invernali “poco cambierebbero, visto che gli sconti già ci sono”.
Così come nel locale di Massimiliano Tiburzi. “Natale fortemente sotto le aspettative – ha sottolineato il titolare di The Shop – con il settore dell’abbigliamento per nulla preso in considerazione e tutelato dal governo. Un lockdown nei giorni caldi delle feste sarebbe l’ennesima mazzata. La situazione è complicata e il morale sotto i piedi – ha aggiunto – ed il Cashback, rispetto cui sono favorevole, non ha comportato nessun incremento”. Un iter, secondo Massimiliano, troppo complesso e digitalizzato.
Dello stesso parere su questo come anche sulle difficoltà legate alle sempre presenti tasse da pagare, Beatrice di Millennium. “Ci stiamo accontentando – ha detto –, c’è una leggera ripresa ma sapevamo che sarebbe stato un Natale diverso. Su eventuale zona rossa e saldi – ha concluso – vedremo quel che succederà”.