Entra nel vivo l’evento “Stupirci insieme raccontiamoci è Natale!” che allieterà le festività nella frazione folignate di Sant’Eraclio. È in programma per questa sera (giovedì 17 dicembre), alle 20.30, infatti, l’accensione delle luminarie nel centro storico del piccolo borgo.
Luci che si andranno ad aggiungere al maestoso albero di Natale di piazza Garibaldi, addobbato con i lavori realizzati dagli studenti dell’Istituto comprensivo Foligno 3. A fare da cornice, poi, i presepi realizzati dai mastri cartapestai del Carnevale dei Ragazzi, dai piccoli alunni della scuola dell’infanzia di Colle Scandolaro e dei giovani che con le fotografie hanno raffigurato un’opera d’arte della Basilica di San Valentino a Terni. Anche la Torre del Castello dei Trinci verrà animata e coinvolta in un gioco di luci che evidenzierà brevi messaggi dei ragazzi del paese.
Alle 21, inoltre, il Centro giovani dell’Unità pastorale “Sant’Eraclio – Cancellara” ospiterà l’incontro “In ascolto dei giovani”. Protagonisti, con le loro aspettative, saranno i neolaureati Alice Paoletti, Giulia Passari, Saverio Angelucci, Walid Kandli, che proporranno riflessioni, argomentazioni e idee per un cambiamento nella continuità. Ad intervenire anche l’amministratore apostolico della Diocesi di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi.
La rassegna, che si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti Covid 19, sarà anche visibile sulla pagina Facebook dell’Unità pastorale “Sant’Eraclio Cancellara”. Nato dalla collaborazione tra istituzioni, associazioni di volontariato e gruppi giovanili, l’evento “Stupirci insieme raccontiamoci è Natale!” vuole essere un’opportunità di riflessione, per rimettere in gioco il vasto territorio che da Sant’Eraclio si protrae fino a Cancelli, passando per le frazioni collinari di Roviglieto, Santo Stefano dei Piccioni, Colle Scandolaro, Scandolaro e Cancellara.
Un’opportunità di riflessione di carattere culturale, storico, economico, socio-ricreativo, puntando sulle peculiarità di ciascuna realtà e rilanciando valori quali l’incontro, il dialogo, la gentilezza e la prossimità per consolidare una rete sociale e solidale nei confronti delle persone indigenti che sono prive della dignità del lavoro. Principi che, spiegano i promotori, sono alla base di “Fratelli tutti”, l’enciclica di Papa Francesco.