Nessuna ordinanza restrittiva. E’ questa la decisione del Comune di Foligno all’indomani del vertice di giunta di sabato sera, nel quale sindaco e assessori hanno deciso di non aumentare i divieti rispetto al Coronavirus. Un vertice arrivato dopo che, il Comune di Foligno, aveva partecipato sabato pomeriggio al vertice con Anci e Regione Umbria sulla situazione di 29 città umbre in cui il contagio va più veloce rispetto ad altre parti del Cuore verde d’Italia. A differenza di altri Comuni umbri, a Foligno non cambierà nulla – almeno per ora – rispetto alle regole imposte dal Dpcm riservate alle “zone arancioni”. “Ci tengo a precisare – scrive il sindaco Zuccarini in un comunicato – che ad oggi Foligno non è in zona rossa: non ci saranno pertanto variazioni per le attività commerciali, che rimangono assoggettate alle normative della zona arancione. Invito tutti pertanto alla massima collaborazione – prosegue il primo cittadino – nel rispetto delle misure già in vigore e delle ulteriori nuove disposizioni che saranno emanate a scopo preventivo per scongiurare il passaggio della nostra Regione al colore rosso”. Nelle ultime ore, in altri Comuni dell’Umbria sono invece stati adottati dei provvedimenti da parte dei sindaci. A Torgiano il sindaco Eridano Liberti ha chiuso tutte le scuole fino al prossimo 7 febbraio. A questo si aggiungo altre limitazioni per i cittadini. A Giano dell’Umbria il sindaco Petruccioli ha chiuso la scuola primaria fino al prossimo 10 febbraio. Nuove limitazioni – non per la scuola – anche a Perugia, Corciano e Amelia. E proprio quello delle scuole rimane il nodo più importante da sciogliere. I Comuni restano in attesa di una decisione da parte di Donatella Tesei. “Per quanto riguarda le scuole – spiega il sindaco Zuccarini – rimaniamo in attesa, così come stabilito nella riunione fra sindaci, Regione e Direzione sanitaria, dei documenti e dei dati sanitari del Comitato Tecnico Scientifico per valutazioni ulteriori. Nell’eventualità dell’emanazione di un provvedimento che predisponga la temporanea sospensione dell’attività didattica in presenza, questo sarà emanato in tempo utile per poter dar modo alle famiglie, ai dirigenti scolastici, al personale docente e ai ragazzi di potersi organizzare”.
IL CTS – Intanto, come riporta Umbria24.it nell’articolo a firma di Ivano Porfiri, il Comitato tecnico scientifico regionale, tra le misure per limitare il contagio da Coronavirus, ha proposto “l’inibizione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie di primo grado, qualora si evidenzi un numero pari o superiore ai 200 casi su 100mila abitanti”. Una lettera inviata – come spiega U24 – a questi Comuni umbri: Amelia, Attigliano, Bevagna, Calvi dell’Umbria, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Deruta, Foligno, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Gubbio, Lugnano in Teverina, Magione, Marsciano, Montefalco, Montegabbione, Nocera Umbra, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, San Venanzo, Sellano, Spello, Torgiano, Trevi, Tuoro, Vallo di Nera e Valtopina. Informate anche le autorità sanitarie.
AGGIORNAMENTO ORE 22.35 – Dopo un comunicato interlocutorio, nella serata di domenica il sindaco di Foligno ha reso noto che da martedì 2 febbraio entreranno in vigore due distinte ordinanze per limitare il diffondersi del Covid-19 in città. Stop alle lezioni in presenza per tutte le scuole, unite ad altre restrizioni. Qui tutte le decisioni prese: http://www.rgunotizie.it/articoli/cronaca/foligno-arrivano-le-ordinanze-martedi-chiuse-le-scuole-tutti-provvedimenti