“Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta avvenendo in Umbria”. Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza, in visita nel Cuore verde d’Italia. Nel pomeriggio di martedì 16 febbraio, infatti, il ministro ha incontrato – nella sede di palazzo Donini della Regione Umbria, a Perugia – la presidente Donatella Tesei ed il rettore dell’Università, Maurizio Oliviero.
Nel corso del vertice, preceduto dal saluto con il prefetto Armando Gradone, è stato fatto il punto sull’emergenza pandemica ma anche sul futuro della sanità regionale. “Il lavoro fatto in Umbria sul fronte dell’individuazione e dell’isolamento delle varianti è stato particolarmente prezioso – ha detto Roberto Speranza – perché ci ha permesso di vedere come condizionano la curva del contagio. Capire quanto sta avvenendo – ha quindi sottolineato – è utile per valutare l’impatto delle necessarie misure assunte, che condivido”.
Al ministro della salute la presidente Tesei ha, quindi, ribadito le richieste già avanzate la scorsa settimana al Governo per ciò che riguarda, in particolare, l’invio di altri 50mila vaccini, in aggiunta a quelle già previste, ma non solo. La governatrice umbra ha, inoltre, chiesto ristori per le imprese da sommare ai 3 milioni già stanziati dalla Regione stessa, e per le famiglie residenti nel territorio umbro interessato dalle misure restrittive regionali. Richieste, nella misura delle possibilità nazionali – sottolineano dall’Ente di palazzo Donini – condivise dal Ministro. Ma, come detto, l’incontro di martedì è stato anche l’occasione per fare il punto sul futuro del comparto sanitario umbro. “Futuro – ha dichiarato Donatella Tesei – che passa da un necessario lavoro di squadra tra il Governo, la Regione ed ovviamente dall’apporto fondamentale dell’Università”.
E di sanità ha parlato anche il rettore Oliviero. “Futuro – ha detto – significa investimento nei giovani medici e specializzandi, significa terapia di tipo CAR-T in Umbria, significa telemedicina e medicina 4.0. Occorre, non solo in Umbria ma in generale, un cambio di paradigma – ha quindi concluso – che coinvolga ricerca e assistenza medica. Progetti innovativi, alcuni dei quali stiamo già realizzando”.
Intanto, sul fronte vaccini sono 2.477 le dosi somministrate ai pazienti che hanno già compiuto 80 anni, circa il 36 per cento dei 6.740 prenotati. L’Umbria, spiegano da palazzo Donini, si pone tra le migliori regioni a livello nazionale, dopo soli due giorni dall’avvio della campagna vaccinale. A livello nazionale, in numeri assoluti, l’Umbria è preceduta solo dal Lazio con oltre 38mila vaccinazioni, dalla Campania, dall’Alto Adige, dal Veneto, dal Trentino e dalla Lombardia.
“Questi dati – ha dichiarato l’assessore alla salute, Luca Coletto – confermano che non appena avremo a disposizione i vaccini richiesti a livello nazionale, speriamo al più presto, potremo vaccinare rapidamente tutti gli ultraottantenni e i soggetti delle altre categorie previste nella Fase 1”.