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Foligno, stato d’agitazione della polizia locale: “Tagli e ferie per stare a casa nei festivi”

Pubblicato il 21 Febbraio 2021 13:03 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:47

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Nuovo stato d’agitazione della polizia locale di Foligno. A mettere in evidenza le condizioni lavorative del Corpo cittadino sono Patrizia Mancini della Fp Cgil, Francesco Lezi della Cisl Fp, Andrea Russo della Uil Fpl e Roberto Antonini del Csa. Carenza d’organico, personale con un’età media avanzata e ferie per stare a casa nei festivi. Sono queste tra le problematiche più importanti messe alla luce dai rappresentanti dei lavoratori che, nel corso degli anni, sono spesso intervenuti rispetto all’atteggiamento delle varie amministrazioni comunali nei confronti della polizia locale. “Nuovo sindaco, nuova lotta – affermano i sindacalisti -. Negli ultimi vent’anni non c’è stato sindaco che non abbia visto scendere in piazza la polizia locale del Comune di Foligno, che ancora una volta in questi giorni torna a lanciare il proprio grido d’allarme: sempre meno operatori, sempre meno giovani, sempre in prima linea, con problemi di sicurezza per gli operatori e, a cascata, per la città”. Questa volta però, come sottolineato da Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil e Csa, non ci sono soltanto gli oramai cronici ed irrisolti problemi d’organico. Dallo scorso anno “si è aggiunto – dichiarano Mancini, Lezi, Russo e Antonini – un taglio degli investimenti sulla polizia locale di oltre 20mila euro da parte dell’amministrazione”. Per i sindacalisti non finisce qui. “E’ emerso un trattamento del tutto ‘speciale’ per il lavoro prestato nei festivi (Natale, Capodanno, Ferragosto, ecc.), motivato paradossalmente dal fatto che gli agenti garantiscono i servizi dalle 6 alle 24 tramite turnazione – è scritto in una nota delle sigle sindacali -. Non solo per lavorare nei festivi verrebbero pagati meno di 1 euro netto l’ora ma, nei casi in cui possono passare con la propria famiglia Natale, Capodanno, Ferragosto, eccetera, dovrebbero addirittura chiedere un giorno di ferie. Il tutto, giustificato dal fatto che secondo gli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze e (forse) della Cassazione e (forse) della Corte dei Conti sarebbe giusto così. In pratica, secondo questa visione, si tornerebbe indietro di quasi un secolo, annullando di fatto il diritto ai festivi per questi lavoratori. Un precedente estremamente pericoloso, che se dovesse passare inosservato potrebbe mettere a rischio per tutti i lavoratori il diritto a stare in famiglia nei festivi o ad essere quantomeno pagati decentemente”. La polizia locale di Foligno non ci sta e già negli scorsi mesi si era mossa per approfondire la vicenda. “Senza troppo clamore, confidando nella volontà del sindaco di trovare una soluzione equa – raccontano i rappresentanti degli agenti folignati – a novembre 2020 il sindacato, su mandato dell’Assemblea dei lavoratori, ha proclamato lo stato d’agitazione della polizia locale e chiesto di attivare il consueto tentativo di conciliazione in Prefettura. Si è aperta una snervante trattativa, che sta vedendo in questi giorni la propria conclusione con la posizione dell’Amministrazione ancora troppo distante da quella dei lavoratori. Se è vero che il sindacato è riuscito ad ottenere l’impegno del sindaco a potenziare di cinque unità il Corpo entro fine 2021 e a ripristinare quantomeno lo stesso livello di investimenti sulla polizia locale degli ultimi venti anni anni – proseguono nel comunicato – sui festivi infrasettimanali e sull’organizzazione dell’orario di lavoro non c’è ancora una soluzione condivisa”. Il prossimo 24 febbraio è in programma un nuovo incontro tra sindacato e Comune. I lavoratori hanno dato mandato di chiudere negativamente il tentativo di conciliazione aperto in Prefettura e mettere in campo nuove azioni. “Ovviamente – concludono i sindacati – vista la situazione di emergenza in atto, gli agenti e gli ufficiali del Corpo, nonostante il trattamento ricevuto, limiteranno le azioni di lotta alle attività non emergenziali”.

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