Sono altri dieci i decessi registrati in Umbria tra venerdì 12 e sabato 13 marzo. A dirlo la dashboard elaborata quotidianamente dalla Regione che riporta, rispetto al bollettino precedente, dieci nuove vittime: due a Perugia ed una ad Assisi, Città della Pieve, Citta di Castello, Foligno, Gubbio, Magione, San Giustino e Terni. Nel complesso le morti di persone risultate positive al virus hanno raggiunto quota 1.147.
Calano, invece, i ricoveri: 10 in meno in 24 ore per un totale di 471 pazienti presenti nelle strutture ospedaliere umbre. Di questi, 116 a Perugia, 110 a Terni, 60 a Spoleto, 57 a Città di Castello, 54 a Pantalla, 49 a Foligno, 17 a Branca, 4 all’ospedale da campo dell’Esercito di Perugia e due a Trevi e Umbertide. Una persona in più in terapia intensiva. Torna così ad 80 il numero dei pazienti in rianimazione, di cui 26 a Terni, 24 a Perugia, 13 a Spoleto, 10 a Foligno e 7 a Città di Castello.
I nuovi casi, tra venerdì e sabato, sono stati 196 a fronte di 3.454 tamponi molecolari processati (in tutto 737.818) per un tasso di positività che risulta in linea con quello del giorno precedente, ossia del 5,67 per cento. Continua a crescere il contagio a Terni, dove nelle 24 ore si sono registrati altri 49 casi Covid. Venti, invece, a Perugia. A Foligno i positivi in più sono stati 16, mentre i guariti 64. Scende, dunque, sotto quota 700 il dato relativo ai casi attuali: nello specifico 671 con 612 folignati in isolamento e 59 ricoverati, di cui 17 in terapia intensiva. Altri 14 contagi per Spoleto, 3 in più a Montefalco e uno a Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Trevi.
In tutta Umbria, quindi, si contano 6.152 persone attualmente positive al Coronavirus. I guariti tra venerdì e sabato sono stati 395 (in tutto 40.408), mentre i casi da inizio emergenza sono 47.707. In isolamento ci sono complessivamente 8.410 soggetti, 43 in meno dell’ultimo bollettino. Gli antigenici effettuati nelle 24 ore sono stati 2.724 (in totale 151.295). Infine, i vaccini. Sono 88.109 le dosi somministrate alle 15.30 di sabato 13 marzo, ossia l’89,2 per cento dei vaccini a disposizione che ammontano a 98.735.