C’è anche Rasiglia tra i grandi protagonisti della settima edizione del “Premio nazionale del paesaggio”, l’importante riconoscimento che il Ministero della cultura attribuisce alle buone pratiche per la qualità del paesaggio e della vita delle comunità locali, capaci di testimoniare le potenzialità del patrimonio culturale attraverso la creazione di economie sostenibili e la diffusione e la divulgazione di valori etici e culturali.
La “piccola Venezia dell’Umbria” si è, infatti, aggiudicata una menzione speciale in occasione della cerimonia che si è tenuta online nella giornata di domenica 14 marzo in occasione della Giornata nazionale del paesaggio, istituita nel 2016 dal ministro Dario Franceschini. Il progetto “Rasiglia: l’anima di un borgo tra natura e comunità”, promosso dall’associazione di promozione sociale “Rasiglia e le sue sorgenti”, è stato citato dalla direttrice archeologia, belle arti e paesaggio, Federica Galloni, che ha annunciato appunto le menzioni di questa edizione 2021.
Un’edizione che, dunque, ha visto incoronata anche la piccola Rasiglia dove, a partire dal 2007, l’associazione presieduta da Umberto Nazzareno Tonti ha sviluppato un progetto di valorizzazione del borgo dal punto di vista culturale, paesaggistico, architettonico e urbanistico che ha visto coinvolta l’intera comunità. Abbandonata a se stessa dopo il sisma del ’97, Rasiglia torna a nuova vita una decina di anni dopo, quando attraverso l’opera di volontari e l’incontro tra giovani e vecchie generazioni vengono riscoperte antiche tradizioni.
È così che nascono iniziative come “Penelope a Rasiglia” e “Natale a Rasiglia”, il cui ricavato viene impiegato per piccoli e grandi interventi di salvaguardia e riqualificazione: dalla bonifica dell’area della sorgente al recupero del lavatoio, dal restauro di muri e fontane alla battaglia per una pavimentazione coerente con il paesaggio. Iniziative a cui si aggiunge una cura quotidiana del borgo che passa per attività come il taglio dell’erba e la pulizia del fiume, ma non solo. Anche attraverso l’accoglienza dei visitatori, facendogli conoscere la storia e la cultura del borgo e proponendo anche laboratori didattici dedicati anche alle scuole.