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Scippi e rapine a Foligno, l’allarme della Cgil: “Un’altra emergenza oltre il Covid”

Pubblicato il 17 Marzo 2021 16:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:41

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“Incredibile ma vero, in queste ultime due settimane abbiamo dovuto registrare ben 14 scippi e una rapina all’edicola in via Mameli, nella zona di Prato Smeraldo. Questi sono i dati preoccupanti di questi giorni, che ci dicono, che nonostante la pandemia e l’emergenza Covid, è emersa un’altra priorità per Foligno, che si chiama sicurezza”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono Angelo Scatena, responsabile della Camera del Lavoro di Foligno, e Mario Bravi, segretario provinciale dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati. “I cittadini di questa nostra realtà si sentono sempre più indifesi – affermano Scatena e Bravi – di fronte a questa situazione, emerge la sostanziale passività dell’amministrazione comunale. E pensare, che era una dei punti fondamentali del programma del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini. Caro sindaco, le parole non bastano più”. “Tra l’altro – proseguono i due sindacalisti – le persone più colpite da questa recrudescenza delittuosa sono le più fragili, le più anziane. E allora per passare dalle parole ai fatti, serve dotare la città, nei punti più delicati e sensibili di telecamere funzionanti, telecamere che siano collegate alle stazioni operative dei carabinieri e della polizia di Stato, come più volte, inascoltato, ha sottolineato il sindacato di polizia, Silp Cgil. Questa misura è urgente e necessaria e non possiamo più perdere altro tempo”. Infine, la Cgil rinnova l’invito “finora inascoltato” ad aprire “un confronto costruttivo con tutte le forze sociali sul futuro economico e occupazionale della città”. “Il capitolo dei confronti mancati si allunga sempre di più – concludono Bravi e Scatena – dal bilancio alla sanità, ai progetti per contrastare la crisi e ora si aggiunge anche la questione sicurezza. Un dato dovrebbe essere certo, ci dispiace che ancora non sia stato colto, la terza città dell’Umbria non si amministra veramente, senza confronto e senza dialogo. Speriamo che questo grido venga questa volta raccolto”.

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