Parere positivo da parte dell’Agenzia europea del farmaco alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. L’ok dell’Ema è arrivato nel pomeriggio di giovedì 18 marzo e segna, di fatto, la ripresa dell’attività vaccinale che era stata bloccata negli scorsi giorni. Attività che da venerdì 19 marzo riprenderà anche in Umbria. Ad anticiparlo è stato nella mattinata di giovedì lo stesso commissario straordinario all’emergenza Covid dell’Umbria, Massimo D’Angelo, nel caso in cui l’Ema si fosse pronunciata favorevolmente. Lo stesso D’Angelo ha annunciato la chiamata di 1.600 persone per la prossima settimana. “Di coloro, cioè, che – ha detto -, non hanno potuto aderire all’intervento vaccinale già programmato. Contemporaneamente creeremo liste parallele dedicate a determinate categorie per utilizzare in maniera tempestiva le dosi di AstraZeneca”. Il riferimento, secondo quanto reso noto, è – tra gli altri – a volontari ed operatori sanitari ed in ultima istanza agli accompagnatori delle persone vaccinate. E sempre a proposito di AstraZeneca sono 110 le reazioni avverse, definite di “bassa complessità”, riscontrate su 22.263 dosi. Tra queste febbre e orticaria (in una persona sola), ma nessun caso – ad esempio – di shock anafilattico.
Dal primo aprile prossimo, invece, prenderanno il via le prenotazioni e, parallelamente, anche la somministrazione del vaccino alle categorie cosiddette “fragili”. In quest’ottica è stato creato un apposito team per l’identificazione nominale dei soggetti appartenenti a questa fascia di popolazione che, secondo una prima stima, sarebbe composta da circa 80mila persone. Intanto la campagna vaccinale umbra ha superato le 100mila somministrazioni. In particolare, il dato è di 101.487 dosi inoculate. “Dal primo marzo scorso – ha spiegato a questo proposito D’Angelo – abbiamo incrementato in maniera esponenziale le vaccinazioni”. I dati illustrati dal commissario straordinario parlano, nello specifico, di 73.925 prime dosi con un incremento del 55 per cento. Sempre a partire dalla stessa data sono stati vaccinati 24.659 ultra 80enni con un aumento del 64 per cento, 14.518 soggetti tra personale scolastico e universitario, ossia l’89 per cento in più, e 3.252 membri delle forze dell’ordine, pari ad un più 92 per cento. In parallelo è proseguita la vaccinazione di volontari della sanità, sanitari, ospiti delle rsa ed è stata avviata quella negli istituti penitenziari, poi sospesa dopo lo stop dell’Aifa alla somministrazione di AstraZeneca.
In via di definizione anche le prossime fasi della campagna vaccinale. In particolare, è in corso l’accordo con i medici di medicina generale per la somministrazione di vaccini a mRna a soggetti appartenenti alla fascia 70-79 anni come previsto dal nuovo piano vaccinale nazionale, ma non solo. “Abbiamo anticipato da maggio ad aprile la vaccinazione degli ultra 80enni – ha commentato D’Angelo -. Sono 8.600 i soggetti raggiunti e 3.500 le somministrazioni riprogrammate. Esclusa, invece, la possibilità di somministrazione di AstraZeneca in soggetti ultra 80enni. “Si tratta – ha detto Massimo D’Angelo – di una fascia d’età che presenta, in gran parte dei casi, pluripatologie che rendono necessario l’utilizzo di vaccini a mRna, nello specifico Pfizer-BioNTech”. Guardando, invece, ai casi di positività riscontrati dopo la vaccinazione, risultano complessivamente 330 persone contagiate dopo la prima dose e 177 successivamente alla seconda.
“Stiamo cercando di accelerare il più possibile con le vaccinazioni – ha commentato l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto – nella speranza che arrivino le dosi, dopo le 16mila chieste e consegnate. Non è l’unica arma, ma la principale”. L’assessore Coletto ha quindi rivolto un pensiero ai sanitari e a quanti hanno perso la vita in questo anno di pandemia. “Oggi è la Giornata della memoria del Covid – ha detto – e il nostro pensiero va ai nostri sanitari per il grande lavoro che hanno fatto e a tutte le vittime”.