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Dagli ultraottantenni ancora non vaccinati alle persone fragili, il piano della Regione

Pubblicato il 26 Marzo 2021 13:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:39

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Dal primo aprile in Umbria partiranno le vaccinazioni riservate ai soggetti estremamente vulnerabili, divisi per patologia. La somministrazione delle prime dosi dovrebbe concludersi entro maggio ed interesserà 45.029 persone. Il nuovo ruolino di marcia è stato definito dall’Umbria, a seguito delle ultime linee guida nazionali arrivate al termine del confronto Stato-Regioni. “Un piano – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Coletto – che va a semplificare attraverso le fasce d’età, piuttosto che per categorie, evitando interpretazioni”.

NUOVO PIANO – “Il piano aggiornato delle vaccinazioni dà vita ad un cambio di paradigma”, come specificato dal commissario straordinario umbro all’emergenza Covid, Massimo D’Angelo. Si proseguirà con l’immunizzazione gli ultraottantenni non ancora vaccinati, anticipando ad aprile coloro che hanno fissato un appuntamento a maggio (sono 8.700 in totale), promuovendo un’azione pro-attiva per coloro che non hanno ancora aderito alla campagna, ovvero un 20%. Nei prossimi giorni si passerà anche alla vaccinazione dei soggetti con elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili o con disabilità grave (categoria 1), attraverso Pfizer-BioNtech. Insieme a questi ci sono i soggetti con disabilità gravi (6.518) e i loro caregiver. Per tutti i soggetti che rientrano nella categoria 1, le somministrazioni verranno fatte nei punti vaccinali ospedalieri, in quelli territoriali o a domicilio. A breve toccherà anche alle persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni (1° aprile – 80mila umbri), che dovrebbero avere la prima dose di AstraZeneca da parte dei medici di medicina generale entro fine maggio, per poi ricevere il richiamo tra luglio ed agosto. In questo caso il modello di somministrazione sarà autonomo per ogni medico, ma l’indicazione è quella di preferire coloro con l’età più avanzata in questa fascia di competenza. Si passerà poi a quelle tra i 60 ed i 69 anni (categoria 3). La categoria 4 prevede invece la somministrazione sotto i 60 anni con comorbidità ed infine a tutto il resto della popolazione. Gli estremamente vulnerabili non dovranno prenotarsi per il vaccino, ma sarà direttamente la Regione a contattarli, attraverso le esenzioni del ticket che li consente di individuare oppure con una valutazione clinica.

GLI INTERVENTI – Gli altri interventi del piano vaccinale regionale prevedono anche l’attivazione di altri punti vaccinali territoriali, con l’ampliamento dei team laddove possibile. Si punterà anche all’ampliamento degli orari dei punti vaccinali, definendo la logistica di ulteriori sedi straordinarie. Si dovrà poi mettere in atto l’accordo con i medici di medicina generale per il prosieguo della campagna vaccinale, definendo inoltre quello con medici specializzandi, pediatri di libera scelta, odontoiatri e farmacisti. “Nell’arco di 15 giorni – ha annunciato Massimo D’Angelo – contiamo di reclutare almeno altri tre nuovi centri vaccinale, sono in corso tutte le valutazioni per la loro idoneità strutturale”. A pieno regime e in presenza di vaccini, la “potenza di fuoco” dell’Umbria per le vaccinazioni potrebbe arrivare anche a 9mila dosi giornaliere. Nel pomeriggio di venerdì (alle 19) si svolgerà un incontro con il commissario nazionale all’emergenza Covid, il generale Figliuolo, per definire l’arrivo e la distribuzione delle nuove dosi.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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