Ritorno in classe sì, in Umbria, ma non per tutti. La Regione ha infatti stabilito con un’apposita ordinanza quali scuole torneranno ad aprire le porte mercoledì 7 aprile, concluse cioè le festività di Pasqua, e per quali alunni quindi riprenderà la didattica in presenza. Le nuove disposizioni resteranno in vigore fino a domenica 11 aprile, quando cioè valutata la situazione si deciderà come andare avanti.Tra le principali novità introdotte, si svolgeranno in presenza le attività all’interno dei nidi e delle scuole dell’infanzia, così come riprenderanno le lezioni per le scuole primarie e per gli studenti del primo anno delle scuole secondarie di primo grado in tutto il territorio regionale. Niente ritorno in classe, invece, per le seconde e terze medie e per i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole superiori. Per loro, infatti, proseguirà la didattica a distanza al 100 per cento.
Disposizione, questa, che potrebbe discostarsi da quanto previsto dal Decreto legge del primo aprile approvato dal Governo Draghi. Decreto che prevede, cioè, dal 7 al 30 aprile “lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione – si legge ancora nel Decreto Draghi – è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50 per cento al 75 per cento della popolazione studentesca in zona arancione, mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.Ciò significa che, se l’Umbria rimarrà in zona arancione, l’ordinanza firmata dalla presidente Donatella Tesei non consentirà il ritorno tra i banchi agli studenti di seconda e terza media e delle scuole superiori.
Decisione che era stata anticipata dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, nel corso della consueta conferenza settimanale sull’andamento epidemiologico del Covid in Umbria, che si è tenuta nella mattinata di venerdì 2 aprile. “In base all’andamento del contagio – si legge a questo proposito in una nota della Regione e così come sottolineato da Coletto – si valuteranno progressivamente i provvedimenti da prendere nelle settimane successive, in ambito scolastico e non”. “I contenuti dell’ordinanza – spiegano infatti dall’Ente di palazzo Donini – si basano su quanto comunicato dalla sanità regionale che in considerazione della presenza di varianti del Virus da Sars Cov-2 in Umbria, preso atto della pressione che in parte ancora permane sul sistema ospedaliero e sui servizi sanitari territoriali in ordine alle attività di contact tracing e di assistenza ai pazienti Covid positivi, ha valutato congruo svolgere le attività didattiche in presenza per le classi sopracitate”.