20.6 C
Foligno
venerdì, Settembre 19, 2025
HomeAttualitàCovid, una petizione per stabilizzare i precari della sanità

Covid, una petizione per stabilizzare i precari della sanità

Pubblicato il 7 Aprile 2021 09:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:33

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

Premiare l’abnegazione degli operatori sanitari precari in questi mesi di pandemia con la stabilizzazione professionale. È questa l’idea del cittadino folignate Pietro Stella, che ha lanciato una petizione indirizzandola alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e, in generale, al Governo italiano. Alla base del ragionamento di Stella, vi è la constatazione che i professionisti della sanità, dai medici agli infermieri, passando per operatori sociosanitari e tecnici, abbiano svolto un lavoro enorme in questo duro anno di pandemia e, spesso, in condizioni tutt’altro che semplici.

Lo stesso cittadino che ha lanciato la raccolta firme tiene poi a puntualizzare come una parte di questi disponga di contratti a tempo determinato che si rinnovano di anno in anno per i posti vacanti, fino ad arrivare alla stabilizzazione dopo un periodo di minimo tre anni. Per premiare, come detto, l’impegno ed il coraggio del personale sanitario e non disperdere la professionalità acquisita in questo periodo, che, parola di Stella, “vale ben più di tre anni ordinari”, ciò che spera di ottenere il cittadino è chiaro: modificare, in via eccezionale e transitoria, la normativa esistente, consentendo l’immissione in ruolo a tempo indeterminato di tutti gli operatori precari della sanità pubblica, abbreviando, così, di un anno il limite minimo di servizio per il passaggio all’incarico sine die.

Di fatto, quella di Stella, è una vera presa di posizione in favore di quei professionisti che, senza riserve, hanno prestato servizio dall’inizio della pandemia, e cioè dal marzo dello scorso anno, fino ad oggi. Chiunque fosse interessato alla causa, ricordiamo infine, potrà firmare la petizione online al sito http://chng.it/4jkvJjZH

Articoli correlati