I conti correnti online di nuovo nelle mire dei malviventi. L’ennesimo tentativo di truffa arriva ancora una volta da Foligno, dopo i casi degli scorsi mesi in cui alcuni utenti si erano visti prosciugare i propri risparmi. Questa volta la storia ha avuto però un lieto fine, grazie alla prontezza di una folignate che non si è fatta ingannare dal finto operatore di banca. La donna ha raccontato la sua storia alla nostra redazione, mettendo in evidenza ancora una volta i rischi che si possono incontrare nell’effettuare operazioni online con il proprio istituto di credito. “Uso spesso i servizi web della mia banca – racconta a Rgunotizie.it la folignate -. Qualche giorno fa però, senza accedere all’home banking, ho ricevuto sul mio cellulare un sms da parte del mio istituto di credito che mi segnalava un accesso sospetto al conto corrente. Un messaggio che sembrava attendibile e che mi invitava a cliccare su un link che mi avrebbe rimandato al sito. Così ho fatto, inserendo le credenziali in un portale che aveva l’aria di essere quello della mia banca”. Una volta effettuato l’accesso però, è apparsa una schermata dubbia: “La sua banca – riportava la pagina web – non è al momento disponibile”. Inoltre, la vittima non aveva nemmeno ricevuto il codice via sms per completare la procedura. Da qui il sospetto che ha portato la donna a chiamare il numero verde dell’istituto di credito. L’ufficio antifrodi ha subito intuito il tentativo di truffa, bloccando immediatamente l’accesso online. Ma non è finita qui. Qualche minuto più tardi, un finto responsabile dell’ufficio bancario ha chiamato l’utente, per farsi dare il codice d’accesso al conto corrente online. Il sangue freddo della signora le ha permesso di capire che dall’altra parte della cornetta non c’era nessun dipendente della banca, bensì un truffatore. Dopo non aver rilasciato nessun dato sensibile, l’utente ha richiamato il numero verde. Questa volta a rispondere è stato il vero responsabile antifrode, che le ha ricordato come gli istituti di credito non chiedono codici di accesso personali. Insomma, grazie alla prontezza di riflessi, la folignate è riuscita a mettere in salvo i suoi soldi, applicando le giuste procedure. Successivamente è scattata la denuncia al commissariato di polizia di Foligno.
IL FENOMENO – L’ennesimo tentativo di truffa online accende i riflettori su un problema sempre più rilevante, che in Umbria ha visto un incremento medio di circa il 30% dal 2019 al 2020. Lo scorso anno sono state 450 le frodi informatiche, 44 le persone denunciate. Truffe online per un valore di 377mila euro, di cui 84mila recuperati. Nel solo mese di gennaio, in Umbria sono state 24 le frodi informatiche. Tra i metodi preferiti dei malviventi c’è il phishing e lo smishing, ovvero la richiesta di credenziali personali attraverso sms.