Aprirà le porte domani, sabato primo maggio, la “Casa patris corde” di Montefalco. Struttura voluta dalla Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, diretta da don Edoardo Rossi, per dare aiuto e sostegno a padri separati, socialmente deboli ed economicamente in difficoltà.
Tre le camere-alloggio con bagno a disposizione al secondo piano della casa che si trova in un edificio adiacente la chiesa parrocchiale di Montefalco. Allo stesso livello anche un salottino comune, mentre il piano terra ospita la cucina e un soggiorno. Ad occuparsi della tinteggiatura degli spazi e della revisione degli impianti, i volontari della parrocchia e della Caritas diocesana, che hanno provveduto anche a ripulirla ed arredarla. Il pittore montefalchese, Oliviero Trombetti, ha invece realizzato l’immagine simbolo della struttura, ossia San Giuseppe con in braccio Gesù, e donato alcune sue opere posizionate all’interno dell’abitazione.
Ma chi potrà accedere la struttura? Come detto, la “Casa patris corde” è nata per andare incontro alle esigenze di papà separati in difficoltà. Nel dettaglio, potranno presentare richiesta uomini con cittadinanza italiana, oppure provenienti da uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea o ancora da un Paese extra Unione Europea purché presenti in Italia regolarmente. Richiesta, poi, la residenza in uno dei comuni dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia. Le domande presentate saranno esaminate da un’apposita commissione della Caritas diocesana con punteggi che verranno assegnati in base all’Isee, al numero ed età dei figli ed alla situazione occupazionale. La durata di permanenza e di alloggio nella struttura avrà una natura temporanea e non potrà superare i dodici mesi.
Al taglio del nastro, in programma per domani, sabato primo maggio, alle 17, sarà presente l’arcivescovo monsignor Renato Boccardo, che presiederà un momento di preghiera dinanzi all’altare di San Giuseppe nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Montefalco. Con lui ci saranno, tra gli altri, don Vito Stramaccia parroco del luogo e don Edoardo Rossi, direttore della Caritas diocesana. Ad intervenire anche la presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, il sindaco Luigi Titta e altre autorità del luogo.
Ad annunciare l’avvio di questa nuova opera era stato lo scorso 31 marzo lo stesso monsignor Boccardo in occasione della Messa crismale. “Da qualche tempo – aveva dichiarato il presule – ha avuto inizio l’‘Anno di San Giuseppe’, indetto da papa Francesco per presentare la figura dello sposo di Maria ed invitarci a riflettere sulla dimensione ‘paterna’ delle nostre relazioni interpersonali, e l’“Anno della famiglia Amoris lætitia”, che ci richiama alla bellezza dell’amore famigliare. Guardando alla paternità e considerando le fatiche che accompagnano la vita di tanti, insieme con la Caritas diocesana e la collaborazione della parrocchia di Montefalco, vogliamo dare un piccolo segno di vicinanza e di aiuto a quei padri che ora vivono il dolore di un amore ferito o terminato. Si tratta di una struttura polivalente che, oltre ad offrire la possibilità di una soluzione abitativa adeguata, può essere luogo di incontro tra genitori separati e figli, luogo di ascolto e relazioni”.
Per ulteriori informazioni e delucidazioni sul progetto o per fissare un appuntamento scrivere a caritas@spoletonorcia.it oppure chiamare lo 0743 220485.