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Vaccinazioni anti Covid agli anziani, Tesei: “Sterili polemiche e strumentalizzazioni”

Pubblicato il 19 Maggio 2021 15:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:24

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“Sterili polemiche e strumentalizzazioni”. Così la presidente della Regione, Donatella Tesei, apostrofa i giudizi che arrivano sulla campagna vaccinale anti Coronavirus degli anziani umbri. E lo fa agganciandosi alla sua intervista apparsa questa mattina su Repubblica: “Parte del contenuto e ancor di più il titolo – afferma Donatella Tesei – non corrispondono né al mio pensiero, né a quanto da me detto alla giornalista”. La governatrice umbra passa dunque al contrattacco: “Alla domanda che mi è stata rivolta sul motivo per cui l’Umbria fosse in ritardo nella vaccinazione della fascia dei sessantenni ho risposto che, tenendo fede a quanto richiesto a livello nazionale, abbiamo messo in sicurezza le fasce più a rischio vaccinando i fragili e la fascia che va dai 70 anni a salire. Una categoria – sottolinea – che in Umbria è particolarmente ampia essendo una delle regioni dall’età media più alta. Gran parte di quella popolazione è stata coperta con la prima dose. Mentre per i 60enni, pur iniziando ufficialmente oggi la vaccinazione, il 30% è stato comunque già vaccinato perché appartenente a categorie protette o caregiver”. “Non ho assolutamente attribuito responsabilità a nessuna categoria e fascia di età – evidenzia la presidente Tesei -, meno che mai alla popolazione anziana e non ‘vecchi’, termine che non ho usato e che non mi appartiene, alla quale anzi abbiamo prestato tutta la nostra attenzione fino a metterla in sicurezza per prima. Spiace vedere come quanto da me affermato sia stato travisato ad arte – conclude – per alimentare sterili polemiche e quanto questo sia poi stato strumentalmente utilizzato”. E proprio prendendo spunto dall’intervista di Repubblica, sulla questione è intervenuta anche la Cgil. “In realtà, l’Umbria è solo sesta in Italia per indice di vecchiaia – osserva Maria Rita Paggio, segretaria generale dello Spi Cgil dell’Umbria – dopo Liguria, Molise, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Piemonte, tutte regioni che ci precedono nella classifica delle vaccinazioni. Dunque, la presidente non se la prenda con gli anziani dell’Umbria, categoria già maltrattata nel cosiddetto Pnrr regionale in cui si parla di ‘accumulo di invecchiamento’, ma piuttosto con una macchina organizzativa che ha dimostrato purtroppo tanta inefficienza e confusione. LA SITUAZIONE – Intanto, nell’edizione odierna del Corriere della Sera, viene riportata la situazione della campagna vaccinale regione per regione. I dati Istat forniti dal Governo illustrano come in Umbria sia stata vaccinata con almeno una dose il 100% della fascia d’età degli ultra novantenni. Percentuale che passa al 94,4% per quanto riguarda gli ottantenni e all’81,3% per quanto riguarda i settantenni. Nel Cuore verde d’Italia prima dose inoculata al 32,7% dei sessantenni, il che posiziona l’Umbria all’ultimo posto delle regioni italiane.

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