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Covid, Figliuolo in Umbria: “Dal 3 giugno somministrazioni a tutte le categorie”

Pubblicato il 28 Maggio 2021 16:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:23

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“Dal 3 giugno si darà la possibilità a Regione e Province autonome di aprire alla vaccinazione per tutte le fasce d’età seguendo il piano e utilizzando tutti i punti di somministrazione, anche quelli aziendali”. Lo ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo in occasione della visita in Umbria di venerdì 28 maggio, sottolineando però come le dosi in arrivo per il mese di giugno saranno 20 milioni. “Ciò significa – ha aggiunto – che ci sarà sì un incremento nelle somministrazioni, ma proporzionale alle dosi disponibili”. In Umbria, dunque, si dovrebbe arrivare tra le 50 e le 52mila somministrazioni settimanali, con un incremento di due o tremila dosi rispetto alla situazione attuale.

Apertura a tutte le categorie, quindi, “ma – ha proseguito il commissario – con un occhio vigile sugli over 60”. Se, infatti, il generale Figliuolo ha parlato di risultati ottimi per la fascia degli ultra 80enni e buoni per quella degli over 70, ha apostrofato come “solo soddisfacente” il 62-63 per cento raggiunto a livello nazionale per la fascia 69-60. Riflettori accesi, poi, sui soggetti cosiddetti fragili, che resteranno prioritari al pari degli over 60. Su questo fronte si sta lavorando a procedure di “chiamata attiva”, intercettando quella platea di soggetti “sfuggiti” alla vaccinazione. “Qui, in azione – ha spiegato – ci saranno tre team sanitari della difesa che, unitamente a quelli delle aziende sanitarie locali, andranno ad individuare queste persone per incrementare le vaccinazioni”.

Prioritario, per Francesco Paolo Figliuolo mettere in sicurezza tutte quelle categorie che risultano maggiormente esposte al ricovero, anche in terapia intensiva, e al rischio decesso. L’imperativo per il commissario straordinario è fare squadra, aprendo alla vaccinazione siti produttivi e farmacie e coinvolgendo anche i medici di medicina generale in prima battuta e quando sarà il momento anche i pediatri di libera scelta. “Visto che – ha commentato – a breve arriveranno anche indicazioni sulla somministrazione del vaccino anti-Covid anche alla fascia 12-15 anni, che rappresenta una platea di circa 2 milioni e 300mila ragazzi. “Di fatto, già inclusi – ha concluso – nel piano vaccinale originario”. “Nel prossimi giorni – ha quindi aggiunto – sarà avviata una campagna vaccinale a tappeto su tutta l’area del cratere sismico”, che interesserà tutte le regioni del Centro Italia colpite dal sisma del 2016.

Questa, dunque, la tabella di marcia con tutte le indicazioni che Regioni e Province autonome saranno chiamate a seguire per fronteggiare l’emergenza Covid. Nel corso della sua visita umbra, il generale Figliuolo, accompagnato dal capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, dopo un vertice in Regione con la presidente Donatella Tesei, gli assessori Luca Coletto ed Enrico Melasecche e il commissario Massimo D’Angelo, ha visitato il centro vaccinale di Bastia Umbra e partecipato all’inaugurazione del Modular Hospital dell’ospedale di Perugia con l’attivazione di 10 nuovi posti di terapia intensiva.

SQUARTA – “È una corsa ancora lunga quella che tutti insieme stiamo affrontando per sconfiggere il Covid ma le parole pronunciate oggi dal generale Figliuolo testimoniano la buona azione portata avanti dalla nostra Regione in questa difficile fase di emergenza”. Così, in una nota, il presidente dell’Assemblea legislativa umbra Marco Squarta che nella giornata di venerdì ha incontrato il commissario straordinario all’emergenza Covid. “In un momento tanto delicato – afferma il presidente Squarta – la visita del generale dell’Esercito in Umbria assume un valore ancor maggiore. L’Umbria, come ammesso dallo stesso commissario straordinario, ha rispettato il piano nazionale concentrando le proprie attenzioni sui soggetti fragili e su vaccinazioni, per così dire, di qualità, intervenendo innanzitutto a tutela di quei soggetti più vulnerabili che, se avessero contratto il virus, avrebbero rischiato di essere intubati in terapia intensiva e, con ogni probabilità, la loro stessa vita”. “Il paradosso – sottolinea Squarta – è che in questa fase l’Umbria, entrata a pieno regime con le somministrazioni, sta andando talmente veloce da evidenziare le scarse forniture di vaccini, che arriveranno nelle prossime settimane quando la campagna potrà finalmente riprendere con numeri sempre maggiori.

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