A Foligno celebrati i 77 anni della liberazione dal nazifascismo. La cerimonia si è tenuta nella mattinata di mercoledì 16 giugno in piazza Don Minzoni, uno dei luoghi simbolo dei bombardamenti che interessarono la città tra il 1943 e il 1944. Piazza in cui oggi sorge il monumento ai caduti realizzato dall’artista ceco Ivan Theimer e di fronte al quale mercoledì mattina ha preso posto il picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento dell’Esercito, ma non solo. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, il comandante della caserma “Gonzaga”, il generale Daniele Tarantino, il presidente del consiglio comunale, Lorenzo Schiarea, i consiglieri comunali Riccardo Polli, Daniela Flagiello e Ivano Ceccucci e i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma.
Ad accompagnare la cerimonia, come di consueto, l’intervento del primo cittadino. Prendendo la parola, Stefano Zuccarini ha ricordato la cerimonia del 16 giugno come il primo momento istituzionale vissuto da sindaco di Foligno, ma anche come il primo evento celebrativo dopo il lungo lockdown del 2020. “Oggi, finalmente, questa piazza torna ad ospitare i rappresentanti delle istituzioni, delle autorità militari, delle Associazioni combattentistiche e d’arma ed i cittadini” ha dichiarato, auspicando la chiusura di un ciclo e l’apertura di uno nuovo “all’insegna della rinascita, non solo per Foligno ma per l’umanità intera”.
“Ripartiamo, con forza di volontà e fiducia nel futuro, come abbiamo dimostrato di saper fare già 77 anni fa, in quel lontano 16 giugno del 1944 – ha proseguito il primo cittadino – quando, dopo quattro anni di devastante guerra, e dopo aver subito qualcosa come 36 bombardamenti da parte degli alleati, giunse l’ora della liberazione dalla dittatura nazifascista. Questa piazza – ha quindi ricordato – si creò proprio a causa della distruzione del seicentesco palazzo Rodati Buffetti, centrato in pieno da una bomba aerea sganciata dagli alleati, così come purtroppo accadde per tanti altri luoghi ed edifici della nostra Foligno”. Dal sindaco Zuccarini, quindi, un appello alla pace e a ripudiare “sempre e convintamente ogni forma di guerra”. “I conflitti – ha concluso – non aiutano mai a risolvere i problemi, ma si lasciano dietro nuovi morti e ulteriori lacerazioni”.