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Via Campagnola, cittadini e commercianti: “Ecco perché ci siamo rivolti al Tar”

Pubblicato il 16 Giugno 2021 11:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:14

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Dopo aver presentato ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera dell’11 marzo scorso con cui la Giunta comunale di Foligno si era espressa favorevolmente all’istituzione di una zona a traffico limitato in via Campagnola, ora residenti e negozianti prendono la parola per spiegare le loro motivazioni. E lo fanno alla vigilia dell’incontro con la stampa fissato per domani, giovedì 17 giugno, alle 18. In una nota, i titolari delle attività economiche e commerciali e i cittadini che abitano nelle zone di San Paolo, Vescia, Scanzano, Colle San Lorenzo, Pale e nell’intera Valle del Menotre, sottolineano come siano stati costretti “ad utilizzare come ultima arma il ricorso al Tar”, dopo che “il confronto di mediazione richiesto al sindaco Zuccarini – commentano – ha dato esito negativo”.

Per residenti e commercianti le motivazioni illustrate dal primo cittadino con riferimento al Pums e ai dati sull’inquinamento acustico rilevato dall’Arpa, “non sono state per nulla convincenti”. “È stata rafforzata – dichiarano – la convinzione che, la chiusura di via Campagnola, rappresenta un vero e proprio atto di forza che ignora e calpesta le legittime ragioni di migliaia di cittadini e di numerose realtà commerciali ed imprenditoriali”.

Nella nota si parla di “grave danno a tutte le attività economiche” con “ripercussioni nell’ambito occupazionale” e di “cospicue perdite economiche subite dal patrimonio immobiliare venendo meno un ulteriore collegamento viario dopo la chiusura negli anni passati di viale Ancona e via Serena”. I promotori della protesta lamentano poi “l’aggravio di tempo nell’allungamento del percorso giornaliero per il rientro a casa, che provoca – denunciano – un aumento smisurato di emissioni nocive in atmosfera”. Senza dimenticare l’impatto, in termini di sicurezza stradale, su via Piave che “si presenta con un manto stradale sconnesso e marciapiedi quasi inesistenti” a cui si aggiungono “i pericoli e le insidie derivanti dai numerosi attraversamenti a raso che provocano pericolosi incidenti”.

Insomma, una situazione insostenibile per cittadini e commercianti. E proprio questi ultimi prendono la parola per sottolineare come le attività abbiano bisogno, soprattutto in questo momento, “di aiuto e tutela e non certo di ostacoli e ulteriori difficoltà come la chiusure di vie”. Tutte questioni che, come detto, i diretti interessati torneranno a ribadire nel pomeriggio di giovedì, quando si tornerà a parlare di via Campagnola alla presenza – tra gli altri – dell’avvocato Giuseppe Caforio.

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