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Festival del cinema di Spello, chiusura col botto con Valeria Fabrizi. Incetta di premi per “Assandira”

Pubblicato il 22 Giugno 2021 09:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:13

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Si è conclusa domenica 20 giugno, con la proiezione del film “Regina” di Alessandro Grande, la decima edizione del “Festival del cinema città di Spello ed i borghi umbri – Le professioni del cinema”. Un’edizione segnata dall’arrivo in Umbria non solo degli artigiani del dietro le quinte, ma anche di registi ed attori che si sono incontrati nella splendida cornice di Spello e che sabato 19 giugno hanno preso parte alla cerimonia di premiazione ospitata all’Auditorium San Domenico di Foligno e condotta da Simona Fiordi e dall’attore Francesco Castiglione.

Tante le emozioni che hanno scandito la cerimonia di sabato, a cominciare dalla lettura della lettera che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla piccola Aurora Moretti, figlia della presidente del Festival, Donatella Cocchini, che ha salutato la decima edizione della manifestazione come “l’inizio di una ripartenza dopo le tante difficoltà vissute con la pandemia che, per quanto terribile, non è riuscita a fermare il lavoro di tante persone”.

Numerosi gli ospiti che si sono avvicendati sul palco, a partire dall’attrice Valeria Fabrizi, a cui è stato consegnato il Premio all’Eccellenza 2021. L’artista, che ha riservato al Festival parole di grande apprezzamento e pronta a tornare a Spello nel 2022, ha voluto dedicare il riconoscimento a “tutti i presenti, soprattutto ai professionisti del dietro le quinte. A tutti voi che siete presenti qui, questa sera”.

In collegamento da Berlino, invece, il maestro Lorenzo Tomio a cui è andato il Premio Carlo Savina “Suono e musica nel cinema” e consegnato virtualmente dal docente di tecnica del suono del Centro Sperimentale di Cinematografia, Federico Savina. “È un grandissimo onore per me ricevere questo premio – ha detto il maestro Lorenzo Tomio – perché Carlo Savina è stato uno dei più grandi compositori del Novecento”.

A Salvatore Mereu il Premio Ermanno Olmi che, da tre anni ormai, la famiglia del grande maestro assegna al regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo al suo stile. “Mi onora ricevere un riconoscimento che porta il nome di Ermanno Olmi” ha dichiarato un emozionato Mereu. “Il suo cinema – ha proseguito – è stato per me sempre un grande modello. Sono contento e orgoglioso di questo premio – ha quindi concluso – ancor di più perché dato dalla sua famiglia, che più di tutti lo conosceva”.

Un riconoscimento speciale, poi, allo stesso Federico Savina, presidente onorario del Festival e del comitato scientifico, per l’impegno profuso in tanti anni per la manifestazione anche attraverso l’originale format “I giovani e la musica nel cinema”. “Mi avete sorpreso – ha dichiarato Savina -. Io ho fatto solo quello che sentivo, perché qui ho trovato un humus che mi ha fatto fare certe cose. Non ci pensavo, ma mi avete permesso di farlo e pensate sia venuto bene, sono solo contento. Io sono sempre qua, pronto”.

Premiata anche una giovane promessa del cinema. Si tratta dell’attrice Ginevra Francesconi, protagonista del film “Regina”. “Grazie mille – ha detto emozionata -. Voglio ringraziare la presidente Donatella Cocchini, ma il mio grazie più grande va al regista, Alessandro Grande, che mi ha dato questa grande responsabilità. Grazie di cuore”. La Ginevra Francesconi che il 22 giugno al MAXXI di Roma riceverà il premio che ricorda Graziella Bonacchi nell’ambito dei “Biraghi”, così come la sorella Ludovica Francesconi che, dopo aver vinto ex aequo insieme a Beatrice Grannò il premio “Meno di Trenta” per i film, riceverà sempre ai “Biraghi” un riconoscimento come rivelazione femminile dell’anno.

Tra gli ospiti presenti alla cerimonia di premiazione anche il padrino Alessandro Sperduti, la madrina per il 2021 Ester Pantano e gli attori Francesco Foti e Alessio Praticò. Ma anche i premiati di “Meno di Trenta”: gli attori Mattia Garaci (Padrenostro), Beatrice Grannò (Gli indifferenti) e Beatrice Bruschi (Skam), Massimiliano Caiazzo (Mare Fuori) il regista Ludovico Di Martino (La belva) e il sound designer Matteo Bendinelli.

I VINCITORI ITALIANI – Tredici i premi assegnati ad altrettanti professionisti del dietro le quinte, uno per ogni categoria. A decretare i “migliori artigiani” una giuria composta dai vincitori della precedente edizione. Incetta di premi per “Assandira” di Salvatore Mereu, che ha conquistato i riconoscimenti per il miglior montatore a Paola Freddi, miglior autore della fotografia cinematografica a Sandro Chessa, miglior organizzatore/produttore esecutivo ad Elisabetta Soddu, e miglior fonico di presa diretta a Vincenzo Santo e Piergiuseppe Fancellu, che hanno portato a casa anche il premio di “Locate Your Sound” consegnato da Francesco Liotard. Tre i riconoscimenti per “Il grande passo” di Antonio Padovan che ha portato a casa il premio per miglior colonna sonora al maestro Pino Donaggio, migliori effetti speciali a Massimo Cipollina, miglior montaggio del suono a Francesco Liotard. A “I predatori” di Pietro Castellitto sono andati, invece, i premi per miglior truccatore a Riccardo Incagnoli e migliore sceneggiatura allo stesso Pietro Castellitto, ritirato dal montatore Gianluca Scarpa. Sempre due i riconoscimenti per “Quasi Natale” di Francesco Lagi: miglior costumista ad Andrea Cavalletto e migliore scenografia a Cinzia Iademarco. Infine, miglior creatore del suono a Ivan Caso per “Non odiare” di Mauro Mancini” e miglior acconciatore a Pablo Cabello per “Sul più bello”. Sempre tra i film italiani premiati “Il grande passo” di Antonio Padovan come miglior film e “Regina” di Alessandro Grande per migliore opera prima assegnati dalla giuria della stampa umbra. A “Non odiare”, invece, anche il premio miglior film selezionato da cinemaitaliano.info. Mentre “Abbi fede” di Giorgio Pasotti ha portato a casa il Premio Arci Perugia.

I PREMI SPECIALI – Tra gli altri riconoscimenti internazionali, il premio miglior film internazionale a “Non conosci Papicha”; il premio miglior backstage film a Daniele Santonicola per “I diari di Hammamet”; il premio miglior backstage serie tv a Laura Allievi e Gabriele Raciti per “Diavoli”, prodotto da Sky; il premio miglior documentario ad Ascanio Petrini per “Tony Driver”; il premio Agenda 2030 al cortometraggio “La Rosa Blu” di Geppi Di Stasio, co-prodotto da Rai per il Sociale-Dream More; e il premio della Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia al documentario “Tony Driver” di Ascanio Petrini. E ancora i riconoscimenti assegnati dalla giuria internazionale della William Penn University dell’Iowa: miglior documentario ad Ascanio Petrini per “Tony Driver”; miglior cortometraggio a David Bartlett per “Mousie”; miglior Backstage serie tv a Federico Chiarini ed Emanuele Vecchia per “ZeroZeroZero” prodotto da Sky; e miglior Backstage film a Daniele Santonicola per “Padrenostro”. Infine, lo Spello International Short Film Festival che ha visto trionfare come “Best short film” a “Mousie” di David Bartlett e come “Special Jury Price” a “Bataclan” di Emanuele Aldrovandi.

Il Festival, che non si è mai fermato dalla chiusura della precedente edizione, proponendo continui incontri online, tornando nelle scuole a partire dallo scorso aprile con le proiezioni e offrendo un nutrito cartellone di eventi che ha scandito l’edizione 2021 con conferenze, mostre ed appuntamenti dedicati alla musica e alla danza, ha raggiunto complessivamente un bacino di circa 58mila contatti e presenze grazie anche alla trasmissione online dei vari appuntamenti. Già annunciate, infine, le date della prossima edizione, in calendario dall’11 al 20 marzo 2022.

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