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Via Campagnola, prosegue la protesta: affissi anche degli striscioni

Pubblicato il 23 Giugno 2021 16:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:13

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Sono durati 24 ore o poco più gli striscioni affissi nel quartiere folignate di San Paolo da parte dei cittadini contrari all’istituzione di una zona a traffico limitato in via Campagnola. Apparsi nella mattinata di martedì 22 giugno, sono scomparsi il giorno dopo. Intorno all’ora di pranzo di mercoledì 23 giugno, infatti, non c’erano già più. “Evidentemente bruciavano parecchio” ha commentato, appresa la notizia, il portavoce del comitato spontaneo di San Paolo, Francesco Tartaglini, sottolineando come “a differenza della spazzatura che rimane per strada anche per giorni, i cartelloni di protesta hanno avuto una vita molto breve”.

Tre, in particolare, quelli che erano stati messi ben in evidenza lungo le strade che attraversano San Paolo. Da “Giù le mani da via Campagnola” a “Basta chiudere vie” e fino ad arrivare a “Non riuscirete ad isolarci”, gli striscioni erano stati affissi con l’obiettivo di amplificare il grido di protesta di residenti, commercianti ed associazioni che nelle scorse settimane hanno anche fatto ricorso al Tar contro l’approvazione della delibera di Giunta con cui l’amministrazione Zuccarini dava ufficialmente l’ok all’istituzione della ztl in via Campagnola. “Chiediamo solo spiegazioni e di essere ascoltati” ribadisce Tartaglini, parlando di “cittadini esasperati”. Per il portavoce del comitato spontaneo di cittadini di San Paolo “via Campagnola era pensata per sostenere via Piave nella gestione del traffico”.

Traffico che, lamentano in molti, finirà ora con il riversarsi tutto su via Piave allungando i tempi di percorrenza di chi deve recarsi a lavoro o fare rientro a casa e incrementando le emissioni nocive. Questi, infatti, due dei punti evidenziati da residenti, commercianti ed associazioni nel motivare la decisione di ricorrere al Tar. “Si è trattato inoltre – ha rilanciato Francesco Tartaglini – di un percorso che l’amministrazione non ha condiviso con i cittadini, diversamente da quanto prevede la legge. È paradossale, poi, che dei 20 punti previsti dal Pums si sia partiti con una delibera che riguarda via Campagnola. Chiediamo – ha quindi concluso – che il sindaco ascolti tutta la comunità e non solo i residenti di via Campagnola”. La protesta, dunque, va avanti. Nuovi striscioni, quindi, potrebbero tornare a campeggiare per le vie di Foligno in attesa dell’esito del ricorso al Tar che dovrebbe arrivare tra fine estate e inizio autunno. Nel frattempo il dibattito prende sempre più piede anche sui social.

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