11.4 C
Foligno
giovedì, Novembre 20, 2025
HomeCulturaSuccesso alla Biennale di Londra per l’Involucro del folignate Elia Alunni Tullini

Successo alla Biennale di Londra per l’Involucro del folignate Elia Alunni Tullini

Pubblicato il 6 Luglio 2021 16:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:10

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Sant’Eraclio la Giornata dell’albero si festeggia due volte

Giovedì mattina le classi quarte della scuola primaria hanno messo a dimora una pianta con l’aiuto del raggruppamento carabinieri biodiversità di Assisi. Prevista per domani l’inaugurazione di una panchina in piazza

Disco verde dal consiglio comunale per la differenziata nelle scuole

Durante l'ultima seduta la massima assise cittadina ha approvato all'unanimità la mozione presentata da Maria Frigeri di PattoXFoligno. "Uno strumento imprescindibile per la tutela dell’ambiente e la riduzione dell’impatto dei rifiuti"

“Il cuore nascosto del Cantico” arriva al “San Carlo

Venerdì 21 novembre, alle 17.30, la presentazione a Foligno del saggio che monsignor Domenico Sorrentino ha dedicato all’opera composta 800 anni fa da San Francesco

C’era anche un pezzo di Foligno alla quinta edizione della Biennale di arte contemporanea di Londra. Un pezzo d’arte firmato dal giovane artista Elia Alunni Tullini, che, dopo aver superato le selezioni, è stato esposto al Chelsea Old Town Hall di King’s Road. L’evento, partito il 30 giugno e terminato lo scorso 4 luglio, è stato promosso dalla Gagliardi Gallery ed ha ospitato le opere di oltre quattrocento artisti provenienti da sessanta paesi. Tra queste, appunto, quella realizzata dal folignate, unico umbro, di fatto, in grado di strappare il pass per la partecipazione al prestigioso appuntamento e durante il quale ha riscosso molti apprezzamenti. In particolare, si tratta di una scultura in cemento armato intitolata “Involucro”, tra l’altro già premiata lo scorso novembre in occasione di Paratissima Torino 2020.

“L’opera – spiega Elia Alunni Tullini – rappresenta l’individuo quale specchio della società in cui vive. Il punto di vista profondamente nichilista per la progressiva ed inarrestabile decadenza della cultura, delle istituzioni e dei valori – continua l’artista della città della Quintana – segna ognuna delle crepe e delle fratture di cui l’opera stessa si compone”. È sempre l’artista a spiegare come “l’atteggiamento del soggetto riprodotto è remissivo, statico, succube” e come “si sgretola sotto il peso del mondo che si porta addosso, ma resiste, non si piega, resta in piedi”. La ricerca artistica di Alunni Tullini è in continuo divenire, nel tentativo di equilibrare nelle giuste proporzioni materia e poetica. “L’intento – evidenzia – è quello di guidare l’interlocutore in un viaggio introspettivo, sensibilizzandolo sulle tematiche sociali e innestando in esso degli spunti di riflessione”. In generale, l’artista nato nel 1986 all’ombra del Torrino, predilige l’uso di ceramica e cemento, “in un connubio tra tradizione e modernità, la ceramica ricalca la memoria storica e archeologica, invece il cemento armato fa riferimento alla contemporaneità, falsamente elastica e soggetta a sgretolamento”.

Folignate doc, scultore, ceramista, formatore e ritoccatore di cere, Elia Alunni Tullini fin da ragazzo dimostra estro creativo e ottime abilità manuali che affina nelle botteghe dei nonni artigiani. Fa suo il mestiere dello scultore sia grazie ai mentori incontrati sul proprio percorso, sia grazie alle molte letture. Il risultato è il conferimento alla sua arte di un’influenza nettamente contemporanea. Nel 2013 si trasferisce a Milano dove affianca i maestri delle arti bronzee della fonderia Artistica Battaglia. È proprio lì che foggia nella cera, nel gesso e nel bronzo diverse opere di artisti internazionali. Al ritorno nel suo studio folignate mette in pratica le conoscenze acquisite nel figurativo, approfondendo lo studio dell’arte, in particolare le avanguardie e i surrealisti, e il pensiero filosofico. Nel 2017, poi, realizza due monumenti in bronzo raffiguranti Jarno Saarinen ed installati rispettivamente a Petrignano di Assisi e a Turku, in Finlandia. 

Articoli correlati