Due anni per ricettazione. È la condanna che dovrà scontare un cittadino italiano di 64 anni, di origine sinti, per il quale sono scattati gli arresti domiciliari. L’uomo che vive da sempre in Umbria, da diversi anni si era stabilito a Foligno. E sono stati proprio gli agenti del commissariato guidato dal vicequestore Bruno Antonini a notificare al 64enne il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Perugia.
Nel sua vita una sfilza di reati che vanno dal furto alla ricettazione, passando per la rapina, invasione di terreni o edifici e insolvenza fraudolenta. Un “curriculum”, fanno sapere dalla Questura perugina, costruito in un lasso temporale di più di 40 anni ed all’interno del quale trovano spazio anche reati di associazione a delinquere e lesioni personali, nonché episodi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
La misura cautelare dei domiciliari è scattata nella mattinata di martedì 20 luglio, quando il 64enne è stato rintracciato dagli agenti folignati. I poliziotti del locale commissariato, avuta notizia della sentenza di condanna definitiva, si sono infatti attivati immediatamente per rintracciarlo, attingendo al bagaglio di conoscenze e di informazioni che avevano accumulato nei lunghi anni in cui il soggetto ha vissuto e operato a Foligno.
Una volta localizzato, l’uomo è stato sottoposto alla misura della detenzione domiciliare disposta a suo carico. Gli agenti gli hanno inoltre intimato di rispettare le prescrizioni e i divieti connessi alla misura, pena il rischio di passaggio alla detenzione carceraria.