Dopo 24 anni di onorato servizio, il vicequestore aggiunto Bruno Antonini saluta il commissariato di polizia di Foligno. Un congedo, il suo, in virtù del pensionamento che scatterà dal primo agosto, celebrato nella giornata di giovedì proprio nella sede del commissariato folignate, con un incontro dove a fare da padrona è stata la commozione. Alla presenza, tra gli altri, del questore Antonio Sbardone e delle principali istituzioni cittadine, Antonini saluta l’incarico sottolineando il grande amore per la città della Quintana. Quello che, di fatto, lo ha persuaso a non abbandonare mai Foligno, anche a costo di rinunciare ad opportunità di carriera altrove. “Ho lavorato sempre per il bene della cittadinanza insieme a colleghi splendidi – racconta Antonini – che ringrazio e saluto con stima”.
Ringraziamenti ricambiati dal questore Antonio Sbardone che dipinge Antonini come un “emblema del funzionario di polizia”. Lo stesso Sbardone, rimarcando le “capacità tecniche, operative ed umane e la grande empatia dimostrata con la comunità” di Antonini, sottolinea come abbia sempre “saputo gestire il suo incarico con equilibrio e democrazia”. Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, tra l’altro legato al vicequestore da longeva amicizia, parla proprio di Antonini come di un “grande esempio per tutti”, di un professionista dalle “enormi capacità e conoscenza del territorio”. Il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, ammette poi come “con Bruno ci siamo sentiti protetti”. Il numero uno della Quintana, alla luce del “sempre presente spirito di confronto” di Antonini con la Giostra, non intende perdere i contatti con lui, ma “anzi – spiega Metelli – ci auguriamo che già dal prossimo anno possa essere nostro consulente”.
Dal primo agosto, il testimone di Antonini verrà quindi raccolto dal nuovo vicequestore aggiunto Andriano Felici, trentasettenne di origini romane da tempo al vertice della sezione criminalità organizzata della questura di Perugia.