14.4 C
Foligno
domenica, Ottobre 26, 2025
HomeAttualitàTopino quasi a secco, Legambiente: “Misurati 422 litri al secondo sui 790...

Topino quasi a secco, Legambiente: “Misurati 422 litri al secondo sui 790 previsti”

Pubblicato il 9 Agosto 2021 10:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:03

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il Terranuova spinge, ma i Falchi resistono: finisce 0-0 al “Blasone”

Il Foligno Calcio, dopo una gara senza mai tirate in porta, tiene botta ai colpi degli ospiti e conclude il match in parità. Manni: "Siamo in emergenza, ma sono soddisfatto dei miei ragazzi, che hanno disputato una partita di maturità".

Casa di comunità a Foligno, la presidente Proietti: “Troveremo le risorse”

In occasione dell’evento conclusivo della Festa de l’Unità organizzata dopo 11 anni dal Partito democratico cittadino, si è tornato a parlare dell’importante presidio sanitario. Sul tavolo del dibattito anche altri temi cari ai folignati, come la Variante sud, le concessioni sul fiume Menotre e le energie rinnovabili

Bevagna, rubate ostie e vasi sacri da Santa Margherita

Il furto è avvenuto nella chiesa del convento nel pomeriggio di sabato. L’arcivescovo vescovo Renato Boccardo celebrerà una messa di riparazione

La portata del Topino torna a preoccupare il circolo Legambiente Foligno. A constatare lo scarso livello di acqua nel fiume è stata la stessa associazione negli scorsi giorni, attraverso le consuete misurazioni di routine. Come spiegato dal presidente Marco Novelli a Rgunotizie.it, “il valore riscontrato è di 422 litri al secondo, sensibilmente inferiore – osserva – a quello stabilito per legge di 790 e pari, quindi, al 50-60% del limite minimo per un fiume”. Alla luce di questa situazione, il numero uno annuncia che verrà integrato l’esposto già presentato alla Procura della Repubblica dallo stesso circolo cittadino nell’ottobre del 2020. Di fatto, la fotografia del momento scattata dal Legambiente parla di sorgenti sul territorio in buono stato viste le precipitazioni autunnali e primaverili, di una diga, quella di Acciano, che dovrebbe reintegrare il fiume nei periodi caldi, praticamente piena, ma, allo stesso tempo, di un fiume, il Topino appunto, che si presenta asciutto. Qualcosa, dunque, non torna. Ed è sulla risoluzione di questo paradosso che si sta concentrando l’impegno del circolo ambientalista.

“A noi risulta che la diga di Acciano sia piena – conferma Novelli – ma ancora non è entrata in funzione e non riusciamo a comprenderne i motivi. Nonostante le nostre numerose richieste di accesso agli atti per fare maggior luce – prosegue – nulla di chiaro si vede all’orizzonte”. Una situazione di perenne stallo, secondo Novelli, “considerando che le operazioni di collaudo e riempimento, quelle propedeutiche all’attivazione dell’impianto, sono iniziate a maggio dello scorso anno. “Come per la questione del cromo nelle acque di Sterpete – continua il presidente di Legambiente – sembra quasi si stia giocando a nascondersi, a cominciare dalle istituzioni”.

Tronando al Topino che langue, “diversamente – ricorda Novelli – da tutti i suoi affluenti in buono stato, si veda il Menotre”, il vertice di Legambiente Foligno individua altre possibili cause, oltre alla diga di Acciano ancora dormiente, in grado di spiegare perché l’acqua non arrivi ‘a valle’. “Sono da considerare eventuali attingimenti ad uso potabile nelle zone di Perugia, Assisi, Bastia Umbra e Magione – evidenzia Novelli -, così come gli utilizzi impropri e sconsiderati relativi all’agricoltura”. Un problema di buon senso, questo, contro cui, tra l’altro, si batte da tempo anche Vus, che, a sentire il presidente del circolo, riguarda tutta la Valle Umbra Sud, a cominciare da Cannara fino a Foligno e Bevagna. “Attingimenti ed usi impropri – sottolinea Novelli – apparentemente incentivati anche dall’assenza di controlli, ma che – conclude – concorrono all’abbassamento del Topino con conseguenze disastrose per flora e fauna”.

Articoli correlati