Sono sempre i più giovani, in Umbria, a far registrare il maggior numero di casi di positività al Coronavirus, ma con qualche differenza rispetto alla scorsa settimana. Il report a sette giorni curato dal Nucleo epidemiologico regionale, a fronte di una diminuzione nella fascia tra i 14 e i 24 anni, infatti, evidenzia un incremento tra gli 11 e i 13 anni. Trend in lieve aumento anche per le classi d’età superiori ai 65 anni, seppur i valori si mantengono inferiori alla media regionale. I tassi di incidenza settimanali in Umbria rimangono comunque paragonabili con la media italiana. L’indice Rt al 1° settembre in regione è dell’1,03, in crescita rispetto alla settimana precedente. Da palazzo Donini spiegano comunque come, paragonata a sette giorni prima, la situazione è di “sostanziale stabilità”. L’incidenza ora è pari a 79 casi ogni 100mila abitanti. L’unico distretto con incidenza superiore a 100 casi per 100mila abitanti è quello di Orvieto (149). Non ci sono particolari differenze invece tra i territori delle due Usl, con le incidenze pressoché identiche (77 per la Usl1, 80 per la Usl2). Rispetto invece ai comuni con incidenza superiore ai 200 casi ogni 100mila abitanti, per il territorio folignate spiccano Gualdo Cattaneo, Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria e Sellano. Gli indicatori di gravità della pandemia si mantengono piuttosto stabili: dal 23 agosto al 1° settembre si sono registrati in Umbria 6 decessi, con età media di 79 anni, 4 deceduti risultano vaccinati, ma con presenza di forti comorbidità. Fra i soggetti risultati positivi dal 23 al 29 agosto, il 76% non risulta avere una vaccinazione efficace: il 62% con nessuna dose, il 12% con una sola dose e il 2% con seconda dose da meno di 15 giorni. Dal 23 al 29 agosto sono state somministrate 26.800 dosi di vaccino.
Covid, in Umbria torna a crescere l’Rt. In Regione 79 casi ogni 100mila abitanti
Pubblicato il 2 Settembre 2021 16:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:53