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Foligno, differenziata in crisi e scarsa igiene urbana. Vus: “L’organizzazione non funziona”

Pubblicato il 8 Settembre 2021 10:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:52

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“La raccolta differenziata non decolla, è un dato di fatto, ma il problema non è associabile al cambio del Cda”. Lo ha detto il presidente di Vus Spa, l’ingegner Vincenzo Rossi, nel corso della commissione controllo e garanzia convocata ieri a Foligno dal coordinatore David Fantauzzi del Movimento 5 Stelle. Un incontro, lo ricordiamo, voluto per discutere di pulizia urbana e gestione dei servizi erogati dalla partecipata, proprio in un periodo in cui, anche a suon di segnalazioni sui social, i cittadini stanno lamentando non poche criticità sul territorio.

Criticità legate, appunto, anche alla raccolta differenziata, oggi al 61% e quindi debole rispetto ad altri comuni umbri. “I social hanno inevitabilmente ingrandito la questione – sottolinea il numero uno Rossi davanti ai commissari di palazzo Orfini Podestà – ma il problema c’era anche prima. I numeri lo dimostrano – prosegue -, poco o nulla è cambiato rispetto al passato. Il guaio è un modello organizzativo datato che non sta in piedi, quello che abbiamo trovato due anni fa e che non siamo riusciti ancora a modificare per mancanza di risorse”. A tal proposito, il numero uno di Vus annuncia che giovedì 9 settembre verrà deliberato un affidamento diretto ad una società specializzata che affiancherà così la Valle Umbra Servizi per riscrivere il modello. “L’obiettivo – riferisce Rossi – è arrivare a fine 2022 con una percentuale di raccolta differenziata al 72,3%, non sarà per nulla facile – ammette – ma ce la metteremo tutta”. Il presidente precisa inoltre come, al momento del cambio al vertice, il nuovo Cda si sia trovato in mano “un’azienda con vari problemi, a cominciare da un assetto finanziario carente ed una bassa capitalizzazione”. In questo senso, serviva e serve un direttore generale di esperienza: ora il nome c’è, e lo svela lo stesso presidente Vus. Si tratta dell’ingegnere Marco Ranieri, amministratore delegato dell’azienda torinese Smat. La nomina risale al 5 agosto, la firma del contratto (3 anni più 2 opzionali) al 30 agosto, in servizio dal prossimo 30 settembre.

Tornando alle criticità sul territorio, come detto puntualmente segnalate anche dai cittadini, Vincenzo Rossi pone l’accento, tra le altre cose, sulla questione guardie ecologiche, ossia professionisti deputati al controllo. “O ne aumentiamo il numero o valorizziamo il lavoro degli operatori ecologici che, nei loro giri di raccolta, potrebbero segnalare i problemi con grande tempestività – spiega il presidente -, ci stiamo riflettendo”. Come si sta riflettendo e lavorando sull’impianto di trattamento meccanico biologico. “Un progetto che guarda al futuro – evidenzia Rossi -, un impianto a quattro linee fortemente automatizzato che se riusciremo a realizzare sarà un unicum nel territorio”.

Poi la questione dell’abbandono selvaggio di rifiuti in relazione alle cosiddette “utenze fantasma”. Un fronte su cui è intervenuto in commissione l’assessore folignate con delega all’ambiente. “Un problema serio – evidenzia Decio Barili – alla base del quale c’è anche il quasi assente dialogo tra banche dati comunali e quelle Vus. Si sta lavorando ad un progetto di allineamento delle due piattaforme – prosegue – a conclusione del quale si riuscirà ad intervenire in maniera concreta”. Intanto, si pensa a potenziare i controlli con un maggiore uso di fototrappole sul territorio.

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