Dopo Impegno civile, un’altra forza politica intende far luce sulla questione risarcimento per i membri dell’ormai ex Cda di Vus. Si tratta del partito d’opposizione di palazzo Orfini Podestà Foligno 2030 che, attraverso il consigliere Mario Gammarota, ha richiesto al segretario generale del Comune l’accesso agli atti per conoscere i termini dell’accordo transattivo/conciliativo concluso dalla Valle Umbra Servizi con i precedenti componenti del Consiglio di amministrazione. “Sfiduciati – ricordano da Foligno 2030 – attraverso lo ‘spoil system’ deciso e voluto nel 2019 in primis dall’amministrazione Zuccarini. Una scelta politica – aggiungono – affrettata ed illegittima”. Una scelta che, per lo stesso partito, si è tradotta in un errore tanto formale, “considerato che Vus ha dovuto corrispondere un risarcimento agli interessati”, quanto sostanziale, in quanto “il nuovo Cda sta dimostrando incompetenza ed incapacità di gestione dell’azienda soprattutto per ciò che concerne la raccolta dei rifiuti”.
Sulla scia degli esponenti di Impegno civile, Stefania Filipponi e Stefano Stefanucci, che negli scorsi giorni avevano sottolineato come “del provvedimento di risarcimento non c’è traccia nel sito della società che ha capitale pubblico e dovrebbe rispettare quindi la trasparenza”, Mario Gammarota vuole capirci di più. Il consigliere comunale di Foligno ha richiesto, nel dettaglio, una copia dell’accordo transattivo/conciliativo concluso dalla partecipata con gli ex membri del Cda che rispondono ai nomi di Lamberto Dolci e Daniela Riganelli, insieme a quella della delibera dell’assemblea dei soci andata in scena il 10 giungo scorso. In sede della quale, come tra l’altro riferito sempre da Filipponi e Stefanucci, era stato votato il risarcimento dei membri del Consiglio revocato. In questo senso, Gammarota richiede in generale la copia di ogni atto e documento relativo a qualsiasi accordo intervenuto con Dolci e Riganelli e all’erogazione di somme a loro favore.
Per Foligno 2030 serve dunque fare chiarezza, in un contesto in cui “la città – dicono – è perennemente sporca e molte famiglie lamentano significativi ritardi nella raccolta porta a porta. Il cambiamento sbandierato dal sindaco Zuccarini – attaccano infine – c’è stato, ma in peggio”.