Ha raggiunto quota 1.450 in Umbria il numero dei decessi di cittadini positivi al Coronavirus. L’ultima vittima è stata registrata nel comune di Trevi. Nelle stesse 24 ore in tutto il territorio regionale sono stati individuati altri 35 contagi. Sono stati 1.768 i tamponi molecolari processati (1.135.668), per un tasso di positività dell’1,98%. Di antigienici, invece, ne sono stati effettuati 5.350.
Tornando ai nuovi casi Covid, interessati – tra gli altri – i comuni di Perugia con altri sette positivi e Terni con due. Nella Valle Umbra Sud cinque contagi in più per Foligno, due per Cannara e Montefalco, uno per Castel Ritaldi, Spoleto e Trevi. Due casi di positività anche di fuori regione. Nella città della Quintana, a fronte di cinque cittadini risultati contagiati si sono avuti tre guariti. In leggera risalita, dunque, il numero degli attualmente positivi. Sono 61, di cui 55 in isolamento e sei ricoverati.
A livello regionale, invece, continua ad ridursi il dato relativo ai casi attuali: in 24 ore 17 in meno per un totale di 819, di cui 769 in isolamento. Sempre 50 i ricoveri ordinari, mentre risulta un paziente in più in terapia intensiva. Al momento, quindi, sono quattro i cittadini per i quali si è reso necessario il ricovero in terapia intensiva. Di guariti se ne sono avuti altri 51 (61.602). I casi da inizio pandemia, invece, hanno raggiunto quota 63.871.
Sul fronte vaccini somministrate altre 2.370 dosi per un totale di 1.268.460, ossia l’87,55% di quelle consegnate in Umbria (1.452.944). Prima dose per l’83,48% degli umbri, seconda per il 76,86%. Per quanto riguarda infine le terze dosi, ne sono state prenotate 9.920, di cui 6.480 destinate ad over 80. A renderlo noto la Regione Umbria, che è tornata a raccomandare ai cittadini il rispetto dell’orario scritto nell’sms ricevuto. “Coloro che invece si presentano senza appuntamento ai punti vaccinali – hanno sottolineato dall’Ente di palazzo Donini – dovrebbero evitare di concentrare la presenza nelle prime ora della mattina, usufruendo di tutto l’orario di apertura. Il tutto – hanno concluso – al fine di evitare code che potrebbero creare disagi agli utenti e agli operatori”.