“Nessuno resti disoccupato”. Lo ribadiscono UilTemp e UilTrasporti Umbria, che tornano così a chiedere a Vus Spa di “reinternalizzare per intero l’appalto, in scadenza, di parte dei servizi di raccolta rifiuti nel territorio di Foligno esternalizzati”. In particolare le due sigle sindacali si appellano alla clausola sociale prevista dall’articolo 6 del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei servizi ambientali che garantisce che “nessun dipendente, attualmente impiegato in tali servizi, resti disoccupato”.
Una richiesta che, di fatto, era stata avanzata già lo scorso mese di luglio, ma che sembra essere caduta nel vuoto. “A oggi, purtroppo – commentano Stefano Cecchetti, segretario generale di UilTrasporti Umbria e Roberta Giovannini, segretaria generale di UilTemp Umbria –, riscontriamo come si sia fatta la scelta che noi temevamo, di mettere ancora a gara quei servizi, con l’aggravante della riduzione del loro volume, prevedendo la restante parte in gestione diretta di Vus Spa ed eludendo così la norma di tutela sociale che assicura la continuità occupazionale per tutti i lavoratori già presenti nell’appalto”.
Cecchetti e Giovannini accusano, inoltre, l’azienda di aver agito “in totale mancanza di trasparenza” e “senza un minimo di confronto con il sindacato”. I due sindacalisti parlano, dunque, di “una beffa bella e buona per una parte del personale interessato che rimarrà a casa e che è già proveniente da una situazione di precarietà, in quanto si tratta di lavoratori in somministrazione per volontà di Vus Spa”. Insomma, dopo anni di precarizzazione “Vus Spa rinuncia a un’occasione importante per dare lavoro stabile. Sicuramente questo avverrà, ma non per coloro che hanno subito fino a ora la precarizzazione, provenienti da un’agenzia di somministrazione lavoro”.
Inutile per UilTemp e UilTrasporti “trincerarsi dietro all’‘impossibilità di applicazione dell’art. 6 del Contratto collettivo’, in quanto Vus Spa può solo assumere attraverso selezione pubblica”. “Serve a depistare la verità, squisitamente per interesse politico” aggiungono, sottolineando come di fatto “si sarebbe ancora in tempo”. Da qui, dunque, l’esortazione a Vus Spa e alla politica che le ruota attorno a “rivedere tale volontà, assicurando, così, la continuità occupazionale a coloro destinati per responsabilità (o meglio irresponsabilità) di amministratori ‘distratti da giochi della politica’ a un futuro di incertezza”.