I temi dell’Agenda 2030 al centro del nuovo progetto che il Festival del cinema di Spello dedica alle scuole umbre, dall’infanzia alle secondarie di secondo grado. Un progetto che si pone in continuità con quanto fatto fino ad ora dall’associazione, che ha nella sua mission la promozione e diffusione della cultura cinematografica soprattutto tra i giovani.
Diversi gli istituti umbri coinvolti in quest’ultima iniziativa, all’interno dei quali – a partire dal mese di ottobre – verranno proiettati documentari, cortometraggi e backstage che avranno per tema, appunto, lo sviluppo sostenibile. All’interno del quale rientra, tra gli altri, anche l’istruzione di qualità che comporta, ad esempio, la lotta a fenomeni come bullismo e cyberbullismo e revenge porn. In programma anche incontri con registi ed interpreti, ma non solo. Il percorso si concluderà, infatti, con la produzione da parte degli alunni coinvolti di elaborati di diversa natura, come disegni, temi, storyboard o anche cortometraggi. Opere che verranno messe in concorso e valutate da una giuria di giovanissimi, denominata Agenda 2030 Kids.
Il progetto si avvale, inoltre, di due testimonial d’eccezione: si tratta delle attrici Ester Pantano e Ginevra Francesconi, che hanno abbracciato fin da subito e con entusiasmo l’iniziativa e che affiancheranno gli studenti in questo percorso.
Per Ester Pantano l’esperienza all’interno delle scuole, insieme al Festival del Cinema di Spello, va avanti ormai da anni. L’attrice, infatti, è stata coinvolta nel tempo in workshop e laboratori. Un impegno che le è valso anche un premio per la formazione dei bambini nel campo del doppiaggio che il Festival del Cinema di Spello le ha consegnato nel 2019 a Venezia in occasione della 76esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. “L’impegno di questi anni nel sociale, per me, qui al Festival di Spello – ha dichiarato – è un grande faro in quella che è la realtà scolastica, scoprire le dinamiche interne, dare l’opportunità che avrei desiderato, già dalle scuole dell’infanzia, di esplorare l’arte come terapia per scoprire l’empatia e lo studio di realtà diverse dalle nostre, fornire attivamente le risorse e gli strumenti per superare alcune difficoltà. L’Agenda 2030 si pone non un solo obiettivo ma un cammino da affrontare insieme, responsabilizzando tutti e portando quello che è considerato privilegio di pochi alla portata di tutti”.
Per la 19enne Ginevra Francesconi, invece, un’esperienza nuova accanto ai giovani che commenta così: “Sono estremamente felice di far parte del progetto Agenda 2030. Gli argomenti trattati, come il bullismo o il revenge porn, coinvolgono purtroppo molti adolescenti e sono orgogliosa di poter collaborare ad un’iniziativa a cui mi sento molto vicina”.