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Valtopina, sfiduciato il sindaco. Il Comune sarà commissariato

Pubblicato il 27 Ottobre 2021 11:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:39

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Lodovico Baldini non è più il sindaco di Valtopina. Nel consiglio comunale di martedì pomeriggio è stata votata la mozione di sfiducia nei confronti dell’oramai ex sindaco, passata con 6 voti favorevoli e 5 contrari. L’affluenza tra cittadini in presenza e in remoto è stata enorme, arrivando a superare le 120 persone, numero incredibilmente alto, considerando la piccola entità del comune umbro. Una risonanza mediatica che nessuno si sarebbe aspettato, ma che evidenzia la volontà di partecipare a un evento così importante. 

I firmatari della mozione, tre appartenenti alla maggioranza e uno alla minoranza, avevano redatto la stessa elencando le motivazioni che li avrebbero portati a questa scelta, tra le quali la mancata nomina del responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione, le decisioni unilaterali del sindaco, la non condivisione delle linee programmatiche, la problematica gestione degli impianti sportivi, la carenza di democrazia e meritocrazia. 

Ogni consigliere nel corso della seduta ha espresso la propria opinione al riguardo, non senza sollevare risposte colorite da parte degli altri consiglieri e del pubblico: più volte il presidente del consiglio, Giammarco Scapeccia, è dovuto intervenire per ristabilire l’ordine. I membri della maggioranza che parteggiavano per Baldini, tra cui il nuovo assessore Lorenzo Rocca (nominato come sostituto del dimissionario Graziano Coccia), Vania Balducci, Antonio Bianchini e Fabrizio Picchiarelli hanno replicato ai punti della mozione e alle affermazioni dei firmatari e dell’opposizione, evidenziando quanto fatto dall’amministrazione Baldini negli ultimi anni e tenendo testa alle obiezioni dei favorevoli alla sfiducia.

Nel proprio intervento, il sindaco, a volte in difficoltà nel replicare alle stilettate incalzanti dei firmatari, presentatisi con discorsi articolati che miravano a evidenziare gli errori, le mancanze e la non professionalità, ha evidenziato come il commissariamento sarà per Valtopina un evento disastroso, che porterà al fermo dei capitali in entrata. In Italia al momento sono decine i comuni commissariati, giunti a questa situazione sia a causa di eventi legati a motivi molto gravi (come corruzione e infiltrazioni mafiose), sia per motivi legati alla decisione di una giunta non più in accordo con l’amministrazione. L’ex sindaco ha sottolineato come la sfiducia sia un’azione vile, che si sarebbe aspettato dalla minoranza e non dal suo stesso organico, sostenendo che a sei mesi dalle elezioni è evidente l’intento di mettere i bastoni tra le ruote alla sua amministrazione per poi permettere la candidatura di uno dei firmatari. Lo stesso Bianchini, ex vicesindaco, ha affermato, in modo provocatorio, che “la campagna elettorale è già iniziata”, riferendosi alle mire politiche di alcuni membri della maggioranza. Baldini, molto attivo su Facebook, dopo la fine del consiglio si è detto rammaricato e dispiaciuto per Valtopina, attaccando i firmatari e sostenendo l’intento personale e politico di questa manovra.

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