18.4 C
Foligno
mercoledì, Settembre 17, 2025
HomePoliticaTrevi, si dimette anche il capogruppo Roberto Venturini: “Ormai è crisi politica”

Trevi, si dimette anche il capogruppo Roberto Venturini: “Ormai è crisi politica”

Pubblicato il 17 Dicembre 2021 13:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:28

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno e Spoleto in finale per il titolo di Capitale dell’arte contemporanea

Il dossier presentato in maniera unitaria dalle due città umbre è tra i quattro che si contenderanno il riconoscimento per il 2027. Tra un mese esatto le audizioni pubbliche mentre la proclamazione del vincitore avverrà entro il 30 ottobre

A Foligno in 3mila da tutta Italia per 124 posti da infermiere

Nella sede del Centro di selezione dell’esercito ha preso via il concorso pubblico per la selezione e l’assunzione di professionisti che saranno poi distribuiti tra le quatte aziende regionali. La presidente Proietti: “Operazione di straordinaria importanza”

Da Nocera ad Arezzo passando per Umbertide: ecco il nono “Trofeo Città delle Acque”

La carovana di auto d’epoca vivrà un tour di due giorni lungo l'Appennino umbro-toscano, attraverso la scoperta dei borghi storici del territorio e un concerto sulle note di Lucio Battisti

Dopo le dimissioni del consigliere Francesca Romana Lovelock e la mancata surroga, sembra essersi aperta “una grave crisi politica per l’amministrazione comunale”. A Trevi, esponenti di maggioranza e minoranza non usano più mezzi termini e, con queste parole, scattano un’istantanea dell’attuale fase del governo Sperandio. Il riferimento è rispettivamente a Roberto Venturini di “Siamo Trevi” e a Saverio Andreani di “Alternativa per Trevi”.

Il primo dei quali ha rassegnato le proprie dimissioni da capogruppo e dal gruppo stesso, spiegandone i motivi nel corso del consiglio comunale di martedì 14 dicembre. Venturini ci gira poco intorno e parla di “un’amministrazione totalmente priva di visione politica e strategica nel breve e medio termine”. “I programmi – riferisce l’ormai ex capogruppo – sono ancora per lo più quelli di dieci anni fa e si ripetono continuamente con obiettivi ancora non raggiunti, nessuna novità – attacca – e nessun cambio di rotta dove invece ce ne sarebbe bisogno”. Inevitabile la stangata al primo cittadino, Bernardino Sperandio. “Il sindaco – dice Venturini – reclama da tempo sempre i soliti impegni mantenuti, oppure si difende addossando le colpe ad altri, qualche volta al Governo nazionale, altre volte alla Regione Umbria, altre ancora all’Unione dei comuni oppure alla Valle umbra servizi e così via”. Ma la condanna mossa dall’ormai ex leader di “Siamo Trevi” passa, tra le altre cose, anche dalla “mancanza di condivisione di intenti fra i consiglieri dell’ex maggioranza, con il sindaco del tutto incapace di fare squadra, creare una comunità unita con i propri cittadini, dare una visione unitaria e valorizzare le diversità”. Per Venturini, “le dimissioni di quattro consiglieri, evento mai accaduto nel Comune, dimostrano e confermano come questa esperienza politica e amministrativa, tra luci e ombre, sia ormai giunta al capolinea”.

Non troppo diverse le accuse arrivate dai banchi della minoranza, con “Alternativa per Trevi” che aveva già parlato di “terremoto” politico ed invocato il ritorno alle urne. Non solo. No, perché il consigliere Saverio Andreani, a nome del gruppo e in virtù dell’incapacità di governare dimostrata dal centrosinistra, chiede le dimissioni immediate del sindaco Sperandio. “Dopo quelle di Lovelock – dice Andreani – la mancata surroga dei consiglieri Solfati, per motivi personali e politici, e Baiocco hanno letteralmente paralizzato il consiglio comunale”. E sempre il consigliere di opposizione vede la vicenda Venturini come “chiaro segnale della grande difficoltà in cui versa la compagine di maggioranza. Pare che al momento – aggiunge Andreani – nessuno dei candidati vorrebbe accettare l’incarico di consigliere entrando a far parte di una coalizione oramai lontana dai cittadini”. Per l’esponente di “Alternativa per Trevi” occorre quindi un cambiamento urgente perché “la comunità – dice – non può continuare a pagare le scelte basate su personalismi e l’inefficacia di un’amministrazione lontana anni luce dai suoi bisogni”.

Articoli correlati