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San Francesco spalanca le sue porte a cinque anni dall’ultima volta

Pubblicato il 18 Dicembre 2021 16:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:28

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La chiesa di San Francesco torna a spalancare le sue porte. L’ultima volta fu il 4 ottobre 2016 quando, l’allora vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi, avviò da lì il cammino del Giubileo della Misericordia. Domenica 19 dicembre toccherà invece all’attuale pastore della città, monsignor Domenico Sorrentino, riaprire il luogo di culto: sarà la prima volta dopo il sisma del 2016. In mezzo, i lavori di ristrutturazione che sono durati cinque anni e che hanno portato a un importante miglioramento strutturale della chiesa. “Cinque anni fa l’ultima ad uscire fu Santa Angela – racconta un emozionato padre Domenico Fabbri – ora è stata lei la prima a rientrare, accompagnata da un inaspettato suono delle campane”. Già, perché la chiesa di San Francesco di Foligno ospita al suo interno anche il santuario della mistica e terziaria francescana, canonizzata da papa Francesco nel 2013. Domani, domenica 19 dicembre, alle 18.30 con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino, il popolo di Dio potrà riabbracciare la chiesa di San Francesco. La riapertura è stata anticipata da un incontro con la stampa, in cui il nuovo guardiano frà Daniele Sciacca ha voluto ringraziare chi ha lavorato in questi anni affinché l’edificio venisse sistemato al meglio, come il suo predecessore fr. Alessandro Pretini. “L’intervento eseguito – ha spiegato Maurizio Cipolloni, incaricato per l’economia della Diocesi di Foligno – è stato di notevole interesse dal punto di vista strutturale, affinché in futuro non avvengano più spiacevoli eventi. Nei prossimi anni verranno eseguiti anche altri lavori su altre superfici della struttura, che non intaccheranno minimamente l’apertura della chiesa. Le cose non sono sempre andate come avremmo voluto – ha proseguito Cipolloni – anche a causa del Covid-19, che ha rallentato alcune operazioni. In attesa della cattedrale (anch’essa ha subito alcuni rallentamenti), finalmente abbiamo un’altra chiesa sistemata”. Gli intervenuti hanno voluto ringraziare anche l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Umbria, che ha dato il via libera in tempi brevi alla variante presentata a settembre. Un’operazione che ha permesso di riaprire San Francesco in vista del Natale. I lavori di messa in sicurezza sono costati circa 250mila euro e hanno visto al lavoro un team formato da Silvio Spacca, Roberto Fofi, Andrea Andreini e Massimo Meschini. Il tutto, sotto la supervisione dell’architetto Stefano Trabalza. “La chiesa è molto alta – ha raccontato Trabalza – i suoi 34 metri, all’interno dei quali si potrebbe costruire un palazzo di 11 piani, ci hanno obbligato ad allestire un cantiere molto importante. Una volta arrivati in cima, ci siamo resi conto che la situazione era peggiore di quanto pensassimo”. Diversi gli interventi eseguiti, come quello al timpano della facciata principale, sulla lanterna che si era staccata dalla cupola e sul campanile. Con la variante al progetto è stato possibile intervenire anche sulle trabeazioni in legno e sulla calotta absidale dietro l’altare. “Non è stato solamente un’opera di riparazione – ha specificato l’architetto Trabalza -. I soldi sono stati spesi bene, perché si è lavorato anche per la riduzione della vulnerabilità sismica”. La linea guida è stata quella di rispettare il manufatto in tutto e per tutto, che ha visto anche l’utilizzo di fibre di vetro e carbonio per rendere i lavori ancor più efficaci. Eseguito anche un ritocco estetico, ovvero il ripristino degli affreschi in quelle zone dove si era intervenuto in precedenza. Ora, chiuso il capitolo dei lavori, Foligno può finalmente tornare a vivere la spiritualità di un posto tanto caro ai suoi abitanti.

 

 

La chiesa di San Francesco pronta a riaprire
Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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