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Malore fatale per il 33enne folignate Maurizio Monini Bonini. “Eri un papà dolcissimo”

Pubblicato il 19 Dicembre 2021 09:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:28

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Un malore fatale, una giovane vita che si spezza. È quella di Maurizio Monini Bonini, giovane professionista folignate venuto a mancare improvvisamente e tragicamente nella giornata di sabato 18 dicembre. Il 33enne si trovava a Bolzano per partecipare ai lavori del Consiglio nazionale dell’Anaci, l’Associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari, di cui era – tra l’altro – segretario per la sezione provinciale di Perugia. Lì, proprio nella giornata di sabato, gli sarebbe stato conferito il Premio Giacalone, istituito dall’associazione per i giovani meritevoli e che più si sono distinti nel corso dell’anno. Maurizio Monini Bonini, invece, quel premio non è mai riuscito a ritirarlo, a causa – come detto – di un malore improvviso che lo ha stroncato alla giovane età di 33 anni, lasciando una moglie e due bambine di 5 e 8 anni.

La notizia non ha tardato ad arrivare neppure a Foligno, con un’intera comunità incredula e sotto choc per la perdita di un giovane concittadino molto conosciuto ed apprezzato sia per il suo impegno nella professione che aveva scelto sia nel mondo della Quintana. “Siamo profondamente addolorati per questa tragica vicenda” è stato il commento del presidente nazionale di Anaci, Francesco Burrelli, che ha voluto così esprimere la vicinanza di tutta l’associazione alla famiglia di Maurizio, “un’ottima persona e un professionista stimato – ha sottolineato Burrelli – come attesta il premio che si era guadagnato con la forza e la determinazione che possedeva da sempre. Maurizio era innamorato del suo lavoro ed orgoglioso di far parte di Anaci, dove sicuramente avrebbe raggiunto le più alte cariche, visto il suo impegno e determinazione”.

Appresa la notizia della tragica scomparsa del 33enne, la stessa Anaci ha deciso di interrompere i lavori del Consiglio nazionale. “Questa è la notizia peggiore che potesse arrivare in una giornata che avrebbe dovuto essere di festa e che si è purtroppo trasformata in un momento di dolore – ha aggiunto il presidente nazionale -. Anaci è una famiglia che sa condividere anche i momenti più difficili e resterà sempre vicino ai cari di Maurizio. La sua scomparsa lascia tutti esterrefatti, non solo noi riuniti all’assemblea di Bolzano. Sono parole di sofferenza – ha concluso – che mai avremmo voluto pronunciare”.

E sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore, sia dai colleghi di Maurizio che dai suoi concittadini attraverso i social. “Ci piange il cuore, per Maurizio, sua moglie e le sue piccole bimbe, la sua famiglia – scrive Marco Lombardozzi, presidente della sezione Anaci di Bolzano – Ci sarà occasione per tornare a vivere con serenità i nostri momenti associativi, ma questo era il momento per stare vicino a Maurizio e ai suoi cari, così sfortunati”. “Ci eravamo seduti con te nel Consiglio nazionale, abbiamo cenato accanto, abbiamo ballato insieme – si legge, invece, in un post pubblicato sui social da Anaci Roma – Avevi vinto il Premio Giacalone! Il giovane ANACI con più crediti formativi! Eri felice. C’era un clima di gioia e di festa. Quando all’ improvviso ci ha fulminato la notizia. Siamo rimasti tutti seduti sulla sedia, increduli e persi. Chi l’ha conosciuto sa che persona era Maurizio. Istituzionalmente il segretario di Perugia, nella vita un ragazzo umile e preparato, dolce ed educato. Un marito innamorato. Un padre dolcissimo. Una tragedia”.

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