Medici, infermieri e personale sociosanitario. Sono loro, per l’amministrazione comunale di Trevi, le figure che più di tutti incarnano il “Volontario dell’anno 2021”, premio che – recita l’apposito bando – è “finalizzato alla promozione dell’impegno dei cittadini verso il prossimo, alla valorizzazione del grande patrimonio costituito dalle numerose associazioni del territorio impegnate nel volontariato, e all’educazione e sensibilizzazione dei giovani verso l’impegno sociale e civile”. Un riconoscimento che, alla luce di questi due anni di pandemia, l’amministrazione comunale guidata da Bernardino Sperandio ha deciso di conferire, in via straordinaria, ai professionisti che operano nelle tre strutture presenti nella città, “certa di interpretare – fanno sapere da palazzo comunale – i sentimenti di tutti i concittadini”.
E così, negli scorsi giorni, nella chiesa di San Francesco, si è tenuta la consueta cerimonia, che ha visto la presenza – tra gli altri – oltre che del primo cittadini, anche dell’assessore alle politiche sociali, Stefania Moccoli, del direttore sanitario della Usl Umbria 2, Simona Bianchi, del consigliere di Cesvol Umbria, Sauro Bargelli, della dirigente scolastica Simona Perugini, del consigliere dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri, Gian Marco Mattioli, di Laura Rossellini in rappresentanza dell’Ordine delle professioni infermieristiche e di Federica Pierantozzi, responsabile del servizio politiche sociali del Comune di Trevi.
Tre, in particolare, le strutture premiate. Si tratta della Casa della Salute per la quale ha ritirato il premio il dottor Piergiovanni Andreani affiancato dalle infermiere della struttura; della residenza protetta “Carlo Amici” con il riconoscimento consegnato al direttore sanitario, il dottor Carlo Antonini; e del Centro di riabilitazione intensiva neuromotoria il cui premio è stato ritirato dal direttore sanitario, dottor Silvano Baratta affiancato dal personale della struttura. Tra le motivazioni, “l’impegno profuso con generosa abnegazione, l’alto senso civico e la qualificata professionalità nell’assistenza e nella cura dei malati Covid”. Il premio “Dare una mano colora la vita”, dedicato alle scuole, è andato invece alle classi VA e VB della scuola primaria di Trevi “per il lavoro presentato a sottolineare l’importanza della solidarietà”.