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Polizia postale, in Umbria nel 2021 è boom di reati contro la persona

Pubblicato il 5 Gennaio 2022 12:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:25

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Più 947 per cento. È l’incremento dei casi trattati nel 2021 dalla polizia postale dell’Umbria per ciò che concerne i reati contro la persona. Passati, questi, dai 21 del 2020 ai 220 dello scorso anno. Lo si scopre guardando all’annuale resoconto delle attività della polizia postale e delle comunicazioni del Cuore verde d’Italia. Numeri del compartimento alla mano, e sempre restando in tema di reati contro la persona, all’incremento dei casi trattati è corrisposto quello delle persone indagate, passate dalle 14 del 2020 alle 62 del 2021, con un più 342 per cento. Aumentati del 400%, invece, gli arrestati, in totale 4 lo scorso anno di contro agli zero del 2020. In aumento, nello specifico del 145%, anche il computo delle perquisizioni passate dalle 11 del 2020 alle 27 dello scorso anno. Decresce invece la quantità di materiale sequestrato dagli agenti della postale dell’Umbria: da 13.134 giga nel 2020 a 6.954 del 2021 con un meno 47 per cento.

Tra le macro aree di attività passate in rassegna nel bilancio di fine anno, anche quella delle truffe online in materia di e-commerce. Per quanto riguarda il settore dei reati generici e postali, il 2021 ha visto un leggero decremento dei casi trattati: nel 2020 erano stati infatti 526, nell’anno appena trascorso, invece, 477, in calo di 9 punti percentuali. Aumentate sensibilmente, però, le persone indagate, passate dalle 36 del 2020 alle 172 del 2021 per un più 377%. Nulla è cambiato sul fronte arrestati con la casella rimasta vuota negli ultimi due anni, mentre, nel 2021, sono stati recuperati 19mila euro.

Poi il settore della Cybersicurezza, con riferimento anche alla protezione di infrastrutture sensibili di interesse nazionale, pubbliche e private. Stando ai numeri del nucleo operativo del compartimento della polizia postale dell’Umbria, gli attacchi rilevati hanno subito un dimezzamento, passando dai 4 del 2020 ai 2 del 2021. In riduzione anche le persone indagate: 8 nel 2020 e 2 nel 2021. E se nulla è cambiato sul fronte arrestati, zero in entrambi gli anni, sono aumentate le scuole incontrate dagli agenti in ottica di formazione. Gli istituti in cui sono state condotte delle lezioni nel 2021 sono 35, per un totale di 5.167 alunni coinvolti (+461% rispetto al 2020) e 492 insegnanti (+828%).

Dal report delle attività emerge, inoltre, come sul versante Financial Cybercrime siano stati trattati 634 casi nel corso del 2021, di contro ai 400 del 2020, per un incremento complessivo del 58 per cento. In aumento così come il computo delle persone indagate lo scorso anno, ossia 38: nel 2020 se ne erano contate 17 e, quindi, il rialzo è stato del 123%. A differenza del 2020, quando non ve ne erano stati, il 2021 ha visto poi una persona arrestata. In calo del 38%, però, gli importi di denaro recuperati: passati dai quasi 85mila del 2020 ai circa 52mila del 2021.

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