Esperienza innovativa, divertente, coinvolgente e stimolante. È stata così definita un’ipotetica visita nei luoghi del progetto “Sagrantino Cultural Immersive Experience”: quella nelle zone del vitigno autoctono di Sagrantino e strutturata come viaggio virtuale attraverso le nuove tecnologie. Ed è proprio questo il concept del nuovo progetto dell’associazione “La Strada del Sagrantino” che interessa Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria. Un’idea, tesa ad incentivare turismo ed enoturismo, che punta a valorizzare, anche i territori, attraverso degli attrattori culturali e la fruizione del patrimonio culturale in forma interattiva. Il progetto, co-finanziato dal “Por-Fesr 2014-2020 azione 3.2.1. Regione Umbria – bando sostegno progetti imprese culturali e creative”, sta entrando, dopo l’avvio nel mese di novembre, in una fase più operativa.
Sì, perché, per ottenere una prima valutazione di ‘Sagrantino Cultural Immersive Experience’, è stato proposto un questionario online con le interviste ad oltre quaranta soggetti conoscitori del territorio e legati al mondo dell’enoturismo e del turismo locale. Metà del campione, ricordano gli organizzatori, ha avuto modo di vivere in passato un’esperienza di realtà aumentata o virtuale, trovandola piacevole ed interessante. Diversi i commenti di apprezzamento da parte degli intervistati, che, nella maggioranza dei casi, hanno sottolineato come sia importante utilizzare le nuove tecnologie per vivere e far vivere il territorio in modo innovativo. E c’è chi ha dunque parlato di esperienza “diversa dal solito”, “capace di scoprire approfondimenti e curiosità” e di far “visitare luoghi e monumenti in modo attraente e stimolante”. Nel dettaglio degli strumenti interattivi del progetto, c’è la realizzazione di una stanza immersiva dove verrà realizzata una doppia postazione per vivere un’esperienza multisensoriale. E poi ancora, la realizzazione di un’app per la realtà aumentata attivabile all’esterno degli attrattori culturali.
Ma quali sono i luoghi di “Sagrantino Cultural Immersive Experience”? Per Montefalco, il Complesso Museale di San Francesco, il palazzo comunale, la Torre campanaria ed il complesso di San Fortunato. A Bevagna, invece, il Palazzo della Cultura Sezione archeologica, piazza Filippo Silvestri e il Teatro Torti. E poi ancora, a Giano dell’Umbria, il Complesso di San Francesco, il Castello di Morcicchia e l’Abbazia di San Felice. A Gualdo Cattaneo, infine, la Rocca Sonora, la chiesa di San Terenziano e Flacco e quella dei Santi Antonio e Antonino.