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Covid-19, in Umbria curva epidemica in salita. “Omicron 2 e poca attenzione”

Pubblicato il 10 Marzo 2022 10:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:14

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La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100mila abitanti all’8 marzo è pari a 897. Sono i dati che emergono dal report elaborato settimanalmente dal Nucleo epidemiologico regionale e resi noti dall’assessore alla Salute, Luca Coletto. 

L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta, attestandosi ad un valore di 1,48. Nel precedente monitoraggio della scorsa settimana era di 0,83.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in leggero aumento per tutte le classi d’età, più marcata nella fascia tra i 3 e i 24 anni. 

Tutti i distretti sanitari hanno l’incidenza settimanale in aumento, ma ancora inferiore a mille casi per 100mila abitanti. Il distretto con il valore più elevato è l’Alto Chiascio con 961, a seguire quello di Spoleto con 922. Il distretto del Folignate si ferma invece a 808.

Rispetto alla settimana precedente si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (all’8 marzo 140 ricoveri di cui 5 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo, 17 decessi.

Rispetto alla settimana precedente si registra un aumento della percentuale di positivi sul totale dei tamponi (15,3%) con un numero di test effettuati paragonabile.

“I dati – ha commentato l’assessore Coletto – mettono in risalto un aumento dei casi nella fascia della popolazione più giovane compresa tra i 3 e 24 anni, ma va detto che in realtà il numero dei positivi cresce in tutte le età e che i giovani sono decisamente più monitorati anche attraverso la scuola”. 

“Gli esperti del Comitato tecnico scientifico e Nucleo epidemiologico regionale – aggiunge Coletto – riconducono l’aumento dei casi positivi a più fattori. Da una parte la diffusione al 60 per cento della variante Omicron2 sicuramente più contagiosa, dall’altra un calo di attenzione di tutti nell’adottare le precauzioni. Quindi, se la maggiore libertà e la ripresa della vita sociale dal punto di vista psicologico, sicuramente fa bene a tutti e in particolare ai giovani, di contro l’aumento dei contagi, visto che il virus continua a circolare, era previsto. Fortunatamente gli indicatori di gravità, quindi ricoveri e occupazione posti in terapia intensiva, non si muovono in positivo”. 

L’assessore Coletto ha quindi rinnovato l’invito ad adottare tutte le misure che ormai conosciamo per proteggerci dal virus, sollecitando tutti coloro che non si sono vaccinati con la terza o prima dose, a farlo al più presto perché i non vaccinati possono sviluppare forme più gravi della malattia prodotta dal virus”.

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